WONCA 2023 – Dall’attività fisica al social prescribing, il medico fa comunità
- Daniela Ovadia
- Conference Reports
L’attività fisica è essenziale nella prevenzione e nella cura della maggior parte delle malattie croniche. Proprio per questo fin dal 2017 i medici di medicina generale (MMG) francesi possono prescrivere varie attività fisiche (in tutto o parzialmente sussidiate dallo Stato).
“L’iniziativa ha avuto però scarso successo e varie indagini hanno messo in luce gli ostacoli maggiori: mancanza di tempo e formazione da parte del medico, che non sa come e cosa prescrivere, oltre ad ambiguità anche burocratiche circa il valore della prescrizione” ha spiegato Paul Hagiu Dragos, ricercatore del Dipartimento di medicina generale della Facoltà di medicina Jacques Lisfranc dell’Università Jean Monnet a Saint-Etienne, in Francia. Dragos e i suoi colleghi hanno presentato a WONCA Europe 2023, il congresso europeo della medicina generale che si è tenuto a Bruxelles (Belgio), la strategia da loro impiegata per sviluppare un tool informatico che faciliti la prescrizione dell’attività fisica in un setting di medicina generale.
“Abbiamo sviluppato questo strumento di aiuto prescrittivo in quattro fasi” spiega ancora. “Siamo partiti da una revisione della letteratura sulle barriere motivazionali e pratiche dei medici, abbiamo sviluppato alcuni algoritmi prescrittivi basati sulla revisione della letteratura esistente, abbiamo messo in rete un prototipo e infine ne abbiamo valutato l’efficacia”.
Il tool è disponibile sul sito sportsanteclic.com (in francese), e fornisce al medico indicazioni su come prescrivere attività fisica in caso din ipertensione, diabete, depressione, arteriopatia periferica, insufficienza cardiaca e obesità. I suggerimenti tengono conto delle controindicazioni legate alle patologie stesse e alle caratteristiche, anche comportamentali, dei pazienti. I medici francesi possono anche generare un QR code che facilita l’uso dell’applicativo. La ricerca di Dragos è ancora in corso e i dati di efficacia di questo intervento sono in fase di raccolta.
Non solo attività fisica
La prescrizione dell’attività fisica può far parte del cosiddetto social prescribing, o prescrizione sociale, un elemento chiave dell'assistenza personalizzata universale. Si tratta di un mezzo per indirizzare i pazienti che si rivolgono alle cure primarie verso attività comunitarie che potrebbero migliorare la loro salute e il loro benessere, spesso affrontando anche l'isolamento e la solitudine. Si tratta di un'ampia gamma di attività che va dai gruppi di artigianato, ai programmi di attività fisica, danza, fotografia, giardinaggio che, oltre all'obiettivo dichiarato, consentono anche alle persone di incontrarsi tra loro.
A WONCA Europe 2023 sono stati i medici rurali, riuniti nel gruppo di interesse EURIPA, a organizzare un workshop per i colleghi desiderosi di conoscere modalità e strumenti del social prescribing. Un’indagine svolta dai membri di EURIPA su circa 150 MMG di tutta Europa mostra che il termine è ancora poco conosciuto, ma che il significato (e le motivazioni) della pratica sono comprese e condivise.
“Ci sono vantaggi, dimostrati in letteratura scientifica, legati alla prescrizione sociale in termini di riduzione delle visite mediche, costruzione di capitale sociale, sviluppo personale degli individui e beneficio per la comunità di riferimento” ha spiegato Ferdinando Petrazzuoli, MMG in provincia di Caserta (Italia) e membro del direttivo di WONCA Europe.
Tra gli ostacoli individuati dagli intervistati, c’è il pagamento delle attività, dato che per il 42% dei rispondenti il medico dovrebbe limitarsi a prescrivere attività gratuite e per un altro 20% solo parzialmente a carico del cittadino. “Sul piano personale, i colleghi evitano di prescrivere attività sociali perché hanno paura di trovarsi su terreno sconosciuto, di non avere il controllo delle conseguenze; hanno dubbi sulla qualità e sicurezza degli interventi sociali e sentono di aver bisogno di tempo (che mediamente non hanno) per costruire col paziente un dialogo e una confidenza tale da consentire di suggerire attività sociali come terapie senza che questo comprometta il rapporto professionale” continua Petrazzuoli.
Nei Paesi dove il social prescribing è più sviluppato, come alcuni Paesi del Nord Europa e l’Irlanda, i MMG non sono da soli ma vengono affiancati da infermiere e operatori sociali che contribuiscono a gestire questo tipo di prescrizione, facilitando il legame tra il medico e la sua comunità di riferimento, un presupposto necessario per poter dare i consigli giusti e monitorarne l'efficacia.
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