Vitamina E: nessun vantaggio rispetto a placebo nella neuropatia diabetica periferica
- Roberta Villa — Agenzia Zoe
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- Dopo un anno di follow up, supplementi orali di vitamina E nei pazienti diabetici con neuropatia periferica non sembrano produrre miglioramenti significativi rispetto al placebo.
- In un sottogruppo con HbA1C>8% e omocisteina nei limiti, il trattamento avrebbe ridotto il dolore lancinante, ma il dato richiede ulteriore conferme.
Descrizione dello studio
- VENUS (Vitamin E in Neuroprotection Study) è un trial parallelo randomizzato e controllato in doppio cieco con placebo, che da 14.289 pazienti diabetici afferenti a 5 ospedali pubblici in Malesia, ne ha selezionati 300 di età ≥20 anni, con neuropatia periferica (Total Symptom Score, TSS ≥3 e Neuropathy Impairment Score, NIS ≥2).
- Randomizzazione: 200mgx2/dì tocotrienoli misti per os vs placebo per 12 mesi.
- In entrambi i gruppi, trattamento e placebo, i pazienti con iperomocisteinemia ricevevano in più acido folico (5mg/dì) e metilcobalamina (500μgx3/dì).
- Outcome primario: cambiamenti riferiti dal paziente nel TSS a 12 mesi.
- Outcome secondari: NIS ed elettroneurografia sensoriale.
Risultati principali
- Cambiamenti TSS a 12 mesi simili tra gruppo trattamento e placebo (-0,30; IC 95% -1,16-0,56; P=0,49).
- Non differenze significative in NIS ed elettroneurografia sensoriale tra i due gruppi.
- In un’analisi post hoc del sottogruppo di pazienti con emoglobina A1C>8% e omocisteina nei limiti si è osservata una riduzione del dolore lancinante nel gruppo in trattamento con tocotrienoli.
Perché è importante
- La neuropatia colpisce da un quarto alla metà dei pazienti diabetici, contribuendo in maniera significativa al carico globale del diabete.
- I costi sanitari dei pazienti con diabete e neuropatia periferica si stima siano 4,2 volte maggiore di quelli senza questa complicanza.
- La neuropatia periferica è largamente sottodiagnosticata e sottotrattata anche per la difficoltà di individuare una cura efficace: per la loro azione modulatoria sui pathway nervosi implicati, oltre che per il loro effetto antiossidante e antinfiammatorio, i tocotrienoli erano possibili candidati a un’azione non solo sintomatica.
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