Una email per una vaccinazione in più

  • Elena Riboldi
  • Notizie dalla letteratura
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Messaggi chiave

  • Uno studio randomizzato mostra che inviare messaggi di posta elettronica per raccomandare il vaccino antinfluenzale aumenta il tasso di vaccinazione tra i riceventi.
  • Non tutti i messaggi funzionano: sono stati stimolati a sottoporsi alla vaccinazione coloro che hanno ricevuto un reminder oppure un messaggio che sottolineava i benefici per la salute cardiovascolare.
  • L’incremento nel tasso di vaccinazione è modesto, ma richiedendo uno sforzo minimo ed essendo economico e applicabile su vasta scala questo intervento potrebbe essere applicato a diverse campagne di sensibilizzazione. 

 

Perché è importante

  • La vaccinazione antinfluenzale riduce l’infezione e le sue complicanze.
  • Il tasso di vaccinazione rimane subottimale a livello globale, anche tra gli anziani ad alto rischio.

 

Come è stato condotto lo studio

  • Lo studio NUDGE-FLU ha coinvolto tutti i danesi ≥65 anni (per cui il vaccino è gratuito) ad eccezione di quelli ricoverati in strutture sanitarie o esenti dall’obbligo di essere raggiungibile via email.
  • I partecipanti sono stati randomizzati in 10 gruppi; al primo è stata inviata una lettera tradizionale in cui si raccomandava la vaccinazione antinfluenzale, agli altri sono state inviate email tramite il sistema di posta elettronico governativo.
  • Sono state testate 9 diverse modalità di contatto: messaggio standard personalizzato o meno col nome, reminder dopo 14 giorni dal primo messaggio, messaggio in cui si sottolineava il vantaggio della vaccinazione (“proteggi te stesso e coloro che ami”), la pericolosità dell’influenza (“l’influenza può diffondersi e mettere a rischio te e i tuoi cari”), lo sforzo di comunità (“il 78% dei danesi con più di 65 anni si è vaccinato contro l’influenza l’anno scorso, aiutaci a superare questo traguardo”), i vantaggi per la salute cardiovascolare (“oltre a proteggere contro l’infezione dal virus, la vaccinazione sembra proteggere anche da malattie cardiovascolari come gli attacchi di cuore e lo scompenso cardiaco”), la scelta personale (“ti incoraggiamo a scrivere qui il tuo appuntamento: [spazio bianco]”) o il parere di un esperto (“Raccomando a tutti coloro che hanno 65 anni o più di vaccinarsi contro l’influenza - Tyra Grove Krause, vice-presidente esecutivo dell’Istituto statale sieroterapico”).

 

Risultati principali

  • Rispetto al gruppo controllo, i tassi di vaccinazione erano più alti nel gruppo che ha ricevuto il messaggio che sottolineava i benefici cardiovascolari della vaccinazione, specialmente tra i non vaccinati nella stagione precedente (81% contro 80,12%; differenza 0,89 punti [99,55%CI 0,29-1,48]; P<0,0001) e in quello che ha ricevuto il reminder (80,85% contro 80,12%; differenza 0,73 punti [0,13-1,34]; P=0,0006).