Una dose di azitromicina durante il travaglio riduce il rischio di sepsi
- Elena Riboldi
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- Uno studio randomizzato condotto su 30.000 donne dimostra che una singola dose di azitromicina durante il travaglio riduce significamente il rischio di morte e sepsi dopo parto vaginale.
- La profilassi con azitromicina non ha effetto sulla mortalità e sepsi neonatale.
- Non sono emersi problemi di sicurezza legati al trattamento.
Perché è importante
- Le infezioni legate alla gravidanza, specie la sepsi, sono un’importante causa di mortalità materna.
- Mentre la mortalità dovuta alle emorragie o alla pre-eclampsia è rimasta stabile o addirittura diminuita nel tempo, quella causata dalle infezioni è aumentata.
- Le infezioni materne aumentano il rischio di sepsi neonatale, la terza causa più comune di mortalità neonatale.
- Uno studio del 2016 ha dimostrato che l’aggiunta dell’azitromicina alla profilassi antibiotica standard dimezza il rischio di infezioni nelle donne sottoposte a cesareo non elettivo, non è noto se l’azitromicina offra dei vantaggi in caso di parto vaginale.
Come è stato condotto lo studio
- Lo studio A-PLUS è stato condotto in sette nazioni a basso-medio reddito.
- Sono state arruolate 29.278 donne con gravidanza singola o gemellare e una gestazione di almeno 28 settimane, che avevano pianificato un parto vaginale e si trovavano in travaglio.
- Le partecipanti sono state randomizzate 1:1 per ricevere una dose orale di azitromicina (2 g) o il placebo.
- I due esiti primari compositi comprendevano la morte e la sepsi della madre e la morte o la sepsi del neonato.
Risultati principali
- Il comitato di sorveglianza ha raccomandato di interrompere il trial per evidente beneficio sull’esito materno.
- La profilassi con azitromicina ha ridotto di un terzo il rischio di morte o sepsi materna; l’esito primario ha infatti interessato l’1,6% delle donne che hanno ricevuto l’azitromicina e il 2,4% delle donne che hanno ricevuto il placebo (rischio relativo [RR] 0,67 [95%CI 0,56-0,79]; P<0,001).
- L’incidenza della mortalità era bassa e uguale nei due gruppi (0,1%), la differenza era dovuta principalmente all’incidenza della sepsi (1,5% contro 2,3%; RR 0,65 [0,55-0,77]).
- L’incidenza della mortalità e della sepsi neonatale era simile nei due gruppi (10,5% contro 10,3%; RR 1,02 [0,95-1,09]; P=0,56).
- L’uso dell’azitromicina non si associava a un aumento del numero di eventi avversi.
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