Una dimissione "incentrata sul paziente" non migliora gli esiti dopo ricovero per scompenso cardiaco

  • Roberta Villa — Agenzia Zoe
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Messaggi chiave

 

  • In base ai risultati di uno studio condotto in Ontario (Canada), l’implementazione di un modello di transizione dall’ospedale a casa incentrato sul paziente (PACT: Patient-Centered Care Transitions) non ha migliorato un outcome composito di esiti clinici nei pazienti ricoverati per insufficienza cardiaca.
  • Ulteriori ricerche sono necessarie per capire se questo tipo di intervento può essere efficace in altri contesti clinici, geografici o in relazione a diversi sistemi sanitari.

 

Descrizione dello studio

 

<>-----Non c’era differenza significativa anche nel secondo esito composito primario, nel quale si è analizzata la riammissione o l’accesso al pronto soccorso per tutte le cause a 30 giorni: n=304 pazienti (27,5%) nel gruppo di intervento vs n=408 (29,3%) nel gruppo standard (HR= 0,93; IC95% 0,73-118).

 

Limiti dello studio

 

  • La sperimentazione è stata limitata agli ospedali urbani in un sistema sanitario a pagamento unico.
  • Non sono state valutate la qualità e la durata degli episodi di assistenza e l’aderenza dei pazienti.
  • Non è possibile escludere il passaggio dei pazienti al programma di intervento durante le cure standard o un miglioramento di queste ultime.

 

Perché è importante

Studi precedenti associavano migliori esiti clinici a servizi sanitari che supportano la transizione dall’ospedale a casa dei pazienti, ma questo studio non conferma il dato.

  • Questo studio, a differenza di altri, ha utilizzato ampi criteri di eleggibilità e incluso pazienti indipendentemente dall'età, dalla funzione ventricolare sinistra, dalle comorbidità o dalla prognosi.