Un nuovo test riconosce gli adolescenti che hanno maggior bisogno di counseling antifumo

  • Elena Riboldi — Agenzia Zoe
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Messaggi chiave

  • Nei ragazzi di 12-17 anni, grazie a un test a 12 domande, è possibile identificare con buona attendibilità i soggetti maggiormente a rischio di iniziare a fumare nell’anno seguente.
  • Le domande riguardano l’età, l’esistenza di preoccupazioni o stress, la depressione, l’autostima, il consumo di alcol, l’abitudine al fumo degli amici e le proprie sensazioni riguardo al fumo.
  • I soggetti più a rischio sono i giovanissimi, specialmente se hanno amici che fumano.

 

Descrizione dello studio

  • Sono stati analizzati i dati dello studio Nicotine Dependence in Teens, uno studio longitudinale partito nel 1999 che ha arruolato 1.294 studenti di Montreal (Canada) che all’origine avevano 12-13 anni.
  • Agli studenti è stato somministrato un questionario ogni 3 mesi durante l’anno scolastico per 5 anni consecutivi; in totale gli studenti hanno compilato 20 questionari.
  • L’analisi multivariata ha tenuto conto di: caratteristiche sociodemografiche, abitudine al fumo di parenti e amici, stili di vita, tratti della personalità, salute mentale.
  • L’iniziazione al fumo è stata definita come il momento della prima tirata di una boccata di sigaretta.
  • Fonte di finanziamento: Canadian Cancer Society.

 

Risultati principali

  • L’incidenza cumulativa dell’iniziazione al fumo è stata 16,3%.
  • I dati sono stati ripartiti in un set per costruire il modello e un set per testarne la performance.
  • Il modello finale include 12 variabili: età, 4 variabili collegate a preoccupazione o stress (essere preoccupati riguardo alla solitudine, al peso, a problemi di salute, alla relazione con fratelli/sorelle), una variabile collegata alla depressione (sentirsi senza speranza per il futuro), 2 variabili legate all’autostima (essere in grado di offrire qualcosa, avere un’attitudine positiva verso se stessi) e 4 variabili collegate a fumo e alcol (sentire il bisogno di fumare, avere amici che fumano, fare fatica a non fumare in presenza di amici che lo fanno, consumare alcol).
  • La c-statistica del modello è 0,77 e la sensibilità 0,80.

 

Limiti dello studio

  • La performance del modello non è stata testata su un set di dati indipendenti.
  • Il modello potrebbe non essere applicabile a realtà in cui la prevalenza dell’iniziazione al fumo è diversa da quella dello studio.

 

Perché è importante

  • Iniziare a fumare da adolescenti è molto comune; prima si inizia più è difficile smettere e maggiore è la probabilità di diventare forti fumatori.
  • I pediatri di famiglia rivestono un ruolo importante nel counseling riguardo al consumo di tabacco.
  • Mancano strumenti prognostici che aiutino i medici a intercettare gli adolescenti nel momento critico, quando passano dal non avere mai fumato ad avere tirato anche solo una boccata di sigaretta.
  • Il test proposto può essere facilmente inserito nella pratica clinica, somministrandolo con il computer o lo smartphone prima della visita, per identificare gli adolescenti a rischio di iniziazione al fumo.
  • Ritardare l’iniziazione riduce notevolmente la probabilità che questa iniziazione avvenga.