Un nuovo questionario misura l’aderenza a dieta mediterranea e dieta sostenibile

  • Cristina Ferrario
  • Uniflash
L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano

Si chiama MedQ-Sus e rappresenta un valido e rapido strumento di valutazione dell’aderenza alla dieta mediterranea in tutti i gruppi di popolazione. Lo hanno presentato e validato i ricercatori italiani del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), Centro di Ricerca su Cibo e Nutrizione. Stefania Ruggeri, Pasquale Buonocore e Tiziana Amoriello, autori dell’articolo pubblicato su Nutrients, ricordano inoltre che il nuovo strumento, un questionario, può rivelarsi utile anche per valutare la sostenibilità di un regime alimentare.

“Un’alta aderenza alla dieta mediterranea è positiva per la sua sostenibilità e per gli effetti benefici sulla salute” esordiscono gli autori, ricordando i numerosi questionari oggi disponibili per misurare l’aderenza a tale regime alimentare. “Molti dei questionari oggi disponibili sono però lunghi e complessi e inoltre tengono conto del consumo di alcol nel determinare il punteggio finale” aggiungono, ricordando che per alcune categorie di popolazione - per esempio le donne incinte - il consumo di alcol non dovrebbe essere consentito. “Inoltre, gli studi più recenti hanno a tutti gli effetti sottolineato che anche piccole quantità di alcol possono essere dannose per la salute in determinati contesti” precisano Ruggeri e colleghi.

Tenuto conto di tuti queste premesse, i ricercatori hanno messo a punto il nuovo questionario che non tiene conto del consumo di alcol e lo hanno testato su un gruppo di soggetti sani italiani, reclutati in 11 regioni da nutrizionisti del sistema sanitario nazionale.

I risultati ottenuti in base alle risposte dei 316 soggetti che hanno completato il questionario sono stati confrontati, per la validazione, con quelli di un questionario semi-quantitativo già validato, l’Harvard Willet food frequency questionnaire.

A conti fatti, il questionario MedQ-Sus ha mostrato una buona capacità di discriminare tra aderenza e non aderenza alla dieta mediterranea. Inoltre, l’aderenza a una dita sostenibile e alla dieta mediterranea hanno mostrato trend simili.

“Abbiamo notato una aderenza nutrizionale molto elevata per olio di oliva (97%), latte e latticini (90%) e vegetali freschi (89%), mentre l’aderenza si è rivelata molto bassa per legumi (22%) e carne (9%)” scrivono gli autori, che poi aggiungono: “Queste differenze possono aiutare a orientare strategie più specifiche per migliorare l’aderenza a regimi alimentari sani e sostenibili”.

“La novità di questo strumento risiede nella possibilità di utilizzarlo in tutti i gruppi di popolazione, inclusi giovani e donne in gravidanza. Il questionario può essere utile anche per studi epidemiologici, ma servono ulteriori analisi per validarlo anche in popolazioni più ampie ed eterogenee” concludono.