Un nuovo legame fra l'attività fisica e il rischio di ricovero
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- Livelli più intesi di attività fisica potrebbero prevenire il ricovero in ospedale per 25 disturbi comuni.
- 20 minuti di attività fisica quotidiana potrebbero essere un intervento non farmacologico utile per prevenire i ricoveri in ospedale e migliorare la qualità della vita del paziente.
Perché è importante
- Solitamente l’attività fisica è associata a una diminuzione del rischio di cancro, di malattie cardiovascolari e di diabete. Tuttavia non sono note associazioni con condizioni fisiche e di salute meno gravi ma che possono portare a ricovero, quindi a oneri sanitari e a una riduzione della qualità della vita.
- Sono state presi in considerazione 25 disturbi comune che portano a ricovero e che non erano stati ancora analizzati in associazione con i livelli di attività fisica.
Come è stato condotto lo studio
- Utilizzando un accelerometro, ossia uno strumento che misura la frequenza, la durata e l'intensità dell'attività fisica, è stata registrata l'attività giornaliera nella sua totalità, compresa l'attività occasionale e/o non strutturata, che contribuisce al dispendio energetico totale.
- Nello studio di coorte sono stati analizzati i dati registrati dall’accelerometro di 81.717 membri dello studio di coorte UK Biobank di età compresa tra 42 e 78 anni. Lo studio, terminato il 2021, ha raccolto i dati dei partecipanti per una settimana (tra il 1 giugno 2013 e il 23 dicembre 2015), monitorati per una mediana (IQR) di 6,8 anni. Il follow-up è terminato nel 2021.
- L’età media dei partecipanti era di 61,5 anni: più della metà erano donne (56,4%) e quasi la totalità si è dichiarata bianca (97%).
Risultati principali
- Implementare l’attività fisica giornaliera da moderata a vigorosa per 20 minuti al giorno potrebbe ridurre il rischio di ricovero per patologie secondari e comuni.
- Alti livelli di attività misurati dall’accelerometro erano associati a un minor rischio di ricovero per 9 delle 25 condizioni prese in esame: malattia della colecisti, infezioni del tratto urinario, diabete, tromboembolia venosa, polmonite, ictus ischemico, anemia sideropenica, malattia diverticolare e polipi del colon.
- In generale sono state osservate associazioni positive fra un’attività fisica vigorosa e un ampio spettro di condizioni determinanti un ricovero.
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