Conclusioni
- Un semplice intervento che prevede materiali inviati per posta e consulenza telefonica migliora i tassi di mammografia ma non migliora i tassi di RM mammaria nelle sopravvissute a tumori pediatrici ad alto rischio di tumori mammari a causa di precedente radioterapia toracica.
- La mancanza di una raccomandazione del medico di accompagnamento è citata come l’ostacolo principale all’esecuzione dello screening.
Perché è importante
- L’American Cancer Society e altri raccomandano uno screening annuale con mammografia e RM mammaria in queste sopravvissute ad alto rischio, che tuttavia spesso non seguono questa raccomandazione.
- Anche i medici devono raccomandare lo screening direttamente alle proprie pazienti a rischio.
- In caso di sviluppo di tumori mammari, un nuovo studio associato indica una mortalità maggiore in questo gruppo ad alto rischio rispetto alle donne con malattia de novo.
Disegno dello studio
- Sperimentazione randomizzata e controllata EMPOWER (n=204, età 25–50 anni) che ha assegnato sopravvissute a tumori pediatrici a rischio (radioterapia toracica ≥20 Gy) all’intervento o a un controllo per attirare l’attenzione (informazioni inviate per posta, ma senza consulenza sui tumori mammari).
- Finanziamento: National Institutes of Health (NIH); altri.
Risultati principali
- Il gruppo sottoposto all’intervento (rispetto ai controlli) ha riferito con maggiore probabilità una mammografia (33,1% vs. 17,6%; rischio relativo [RR]: 1,9; IC 95%: 1,1–3,3), l’esito primario, ma non la RM.
- L’intervento ha avuto maggiore successo tra le donne di 25–39 anni (RR: 2,2; IC 95%: 1,1–4,7).
- Gli ostacoli allo screening includevano mancata raccomandazione del medico (citata dal 29,4%–37,5% delle pazienti), costi e assenza di sintomi.
Limiti
- Gli esami di diagnostica per immagini erano autoriferiti.
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