Tumori genitourinari rari: la combinazione nivolumab-ipilimumab evidenzia attività
- McGregor BA & al.
- Cancer
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Nivolumab e ipilimumab evidenziano risposte obiettive in un sottogruppo di pazienti con rari tumori genitourinari, in particolare quelli con carcinoma vescicale e dell’alto apparato urinario di istologia variante (bladder and upper tract carcinoma of variant histology, BUTCVH).
Perché è importante
- I pazienti con tumori rari vengono spesso esclusi dalle sperimentazioni cliniche e hanno a disposizione opzioni terapeutiche limitate.
Disegno dello studio
- Studio multicentrico di fase 2.
- 55 pazienti con rari tumori maligni genitourinari in stadio avanzato sono stati suddivisi in 3 coorti.
- Coorte 1 (n=19): pazienti con BUTCVH.
- Coorte 2 (n=18): pazienti con tumori surrenali, compresi carcinomi adrenocorticali e feocromocitomi/paragangliomi.
- Coorte 3 (n=18): pazienti con altri tumori, inclusi tumore prostatico di istologia variante, tumori a cellule germinali refrattari al platino, tumori a cellule di Leydig e carcinoma del pene.
- I pazienti hanno ricevuto nivolumab e ipilimumab.
- Finanziamento: Bristol-Myers Squibb.
Risultati principali
- Il follow-up mediano è stato di 9,9 mesi.
- Tasso di risposta obiettiva:
- complessivamente, 16%;
- Coorte 1, 37%;
- Coorte 2, 6%;
- Coorte 3, 6%.
- Il tasso di eventi avversi correlati al trattamento di grado ≥3 era del 40%.
- Sono stati riportati 3 decessi; 1 dovuto a encefalopatia correlata al trattamento.
- Il 24% dei pazienti ha sviluppato eventi avversi immunocorrelati che hanno reso necessario l’uso i corticosteroidi ad alto dosaggio.
Limiti
- Mancanza di un comparatore.
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