Tumore polmonare: 1 paziente con compromissione cognitiva correlata alla malattia su 3 possiede autoanticorpi neuronali
- Bartels F & al.
- JAMA Oncol
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Vengono identificati autoanticorpi neuronali in più di un terzo dei pazienti affetti da un tumore polmonare che presentano compromissione cognitiva correlata al cancro.
Perché è importante
- Questi anticorpi sono associati a sindromi neurologiche paraneoplastiche.
- Mancano dati sull’associazione tra autoanticorpi neuronali e deficit cognitivi nei pazienti affetti da tumori polmonari.
Disegno dello studio
- Studio prospettico, trasversale di 167 pazienti affetti da tumori polmonari.
- Finanziamento: Ministero dell’Istruzione e della Ricerca tedesco; altri.
Risultati principali
- Il 36,5% dei pazienti presentava autoanticorpi neuronali rilevabili.
- La prevalenza è risultata maggiore nel microcitoma (small-cell lung cancer, SCLC; 45,0%) rispetto al tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC; 33,9%) e nei pazienti di sesso maschile (41,0%) rispetto alle donne (29,0%).
- Il 67,0% dei pazienti presentava compromissione cognitiva.
- Il rischio di compromissione cognitiva nell’SCLC è risultato maggiore in presenza di autoanticorpi neuronali rispetto ad assenza di autoanticorpi rilevati:
- OR=11,0 (intervallo credibile [credible interval, CrI] al 95%, 1,2-103,6).
- Il 30,0% dei pazienti affetti da SCLC presentava autoanticorpi anti-antigeni intracellulari.
- Questi anticorpi sono risultati associati a un aumento del rischio (OR; CrI al 95%) di:
- compromissione cognitiva, 8,3 (0,7-92,5);
- deficit della memoria verbale, 44,0 (1,4-1.345,4);
- deficit dell’attenzione, 36,8 (2,9-474,1).
- Questi anticorpi sono risultati associati a un aumento del rischio (OR; CrI al 95%) di:
- Nell’NSCLC, gli autoanticorpi contro il recettore dell’N-metil-D-aspartato sono risultati quelli più comuni (7,9%).
- Gli anticorpi contro le IgA sono risultati associati a un OR maggiore per il deficit della memoria verbale (182,8; 3,1–10.852,4).
- I pazienti affetti da SCLC e NSCLC con autoanticorpi sconosciuti rispetto a nessun autoanticorpo rilevabile presentavano OR maggiori (CrI al 95%) per:
- compromissione cognitiva, 2,8 (0,6-12,1);
- deficit dell’attenzione, 2,8 (0,9-8,5).
Limiti
- Singolo centro.
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