Tumore mammario: radioterapia ascellare rispetto a chirurgia ascellare per linfonodo sentinella positivo

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Conclusioni

  • I risultati a 10 anni della sperimentazione AMAROS, che ha confrontato la radioterapia ascellare (axillary radiotherapy, ART) con la chirurgia ascellare per tumore mammario allo stadio iniziale con biopsia del linfonodo sentinella positiva, non riportano differenze negli esiti in termini di recidiva o di sopravvivenza, ma un tasso di linfedema maggiore in caso di approccio chirurgico rispetto all’ART (24,5% vs. 11,9%).
  • I risultati a 10 anni sono simili ai risultati precedenti.

Perché è importante

  • Gli autori concludono che l’ART è “preferibile” rispetto alla chirurgia ascellare in virtù dei tassi inferiori di linfedema.

Disegno dello studio

  • Lo studio AMAROS, una sperimentazione di fase 3, di non inferiorità, multicentrica, in aperto, è stata condotta dalla European Organisation for Research and Treatment of Cancer (EORTC).
  • La sperimentazione randomizzata e controllata ha confrontato l’ART con la chirurgia ascellare (ovvero la dissezione dei linfonodi ascellari) per biopsia positiva del linfonodo sentinella in 1.425 pazienti affette da tumore mammario in stadio clinico cT1-2 con linfonodi negativi (dimensioni del tumore ≤5 cm).
  • L’esito primario era il tasso di recidiva ascellare (axillary recurrence rate, ARR), definito come la recidiva del tumore nei linfonodi ascellari ipsilaterali, della fossa infraclavicolare o della regione interpettorale.
  • Gli esiti secondari includevano sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) e sopravvivenza libera da malattia (disease-free survival, DFS).
  • Finanziamento: EORTC; altri.

Risultati principali

  • Nessuna differenza nell’incidenza cumulativa di ARR a 10 anni, molto bassa in entrambi i gruppi: 0,93% dopo chirurgia ascellare rispetto a 1,82% dopo ART (HR=1,71; IC 95%, 0,67–4,39).
  • Nessuna differenza nei tassi a 10 anni di OS (HR=1,17; IC 95%, 0,89–1,52) e DFS (HR=1,19; IC 95%, 0,97–1,46).
  • Il gruppo sottoposto ad ART ha evidenziato un tasso inferiore di linfedema nelle analisi aggiornate a 5 anni rispetto al gruppo sottoposto a chirurgia ascellare (11,9% vs. 24,5%; P<0,001). Complessivamente, il 44,2% delle pazienti sottoposte a chirurgia ascellare ha riferito linfedema in qualsiasi momento di valutazione rispetto al 28,6% delle pazienti sottoposte ad ART.

Limiti

  • Nessuno segnalato dagli autori.