Tumore della cervice: l’impatto del trattamento per preservare la fertilità sul rischio di recidiva
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Le procedure non radicali per la preservazione della fertilità non sono associate a un aumento del rischio di recidiva della malattia delle pazienti affette da tumore della cervice associato a HPV di dimensioni ≤2 cm.
Perché è importante
- Il tumore della cervice è il tipo più comune di tumore femminile che influisce sulla fertilità.
- Le linee guida per la pratica clinica europee raccomandano di seguire gli stessi algoritmi terapeutici, a prescindere dall’intento di preservare la fertilità, nelle pazienti affette da tumore della cervice.
Disegno dello studio
- La coorte dello studio osservazionale, retrospettivo FERTISS ha incluso 733 pazienti di età compresa tra 18 e 40 anni affette da tumore della cervice in stadio FIGO 2018 IA1+ con invasione dello spazio linfovascolare oppure in stadio ≥ IA2 sottoposte a qualsiasi tipo di procedura per la preservazione della fertilità.
- Finanziamento: Charles University, Praga, Ministero della Salute della Repubblica Ceca.
Risultati principali
- Il follow-up mediano è stato di 72 mesi.
- Il rischio di recidiva delle pazienti con tumori di dimensioni ≤2 cm non differiva tra pazienti sottoposte a procedure cervicali non radicali rispetto a trachelectomia radicale (7,5% vs. 7,7%; P=0,957), indipendentemente da:
- sottocategoria delle dimensioni del tumore (<1 cm, 5,2% vs. 7,4%; P=0,507 e 1–2 cm, 10,9% vs. 8%; P=0,553);
- invasione dello spazio linfovascolare (11,5% vs. 9,4%; P=0,725).
- Il rischio di recidiva è risultato triplicato nelle pazienti con tumori di dimensioni >2 cm rispetto alle pazienti con tumori più piccoli, indipendentemente dalla “radicalità” del trattamento (19,4% vs. 5,7%; HR=2,982; P=0,005).
Limiti
- Disegno osservazionale.
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