Un definizione globale di malnutrizione nel cancro

  • Alessia De Chiara
  • Uniflash
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Uno stato di malnutrizione, definito secondo i criteri del Global Leadership Initiative on Malnutrition (GLIM), adottati in tutto il mondo, peggiora la sopravvivenza globale e aumenta le complicazioni post-operatorie. È quanto emerge da una revisione sistematica e metanalisi pubblicata su Clinical Nutrition.

Era già noto che la malnutrizione grave aumenta le complicanze post operatorie e peggiora la prognosi a lungo termine nei pazienti con cancro ma i metodi per identificarla, così come gli obiettivi degli interventi nutrizionali, possono cambiare da Paese a Paese. Nella costruzione del GLIM, pubblicato nel 2019, per determinare la gravità della malnutrizione sono stati considerati tre elementi: l’indice di massa corporea, il tasso di perdita di peso e la massa muscolare scheletrica. Con questo lavoro si è arrivati a un consenso a livello globale per la diagnosi di malnutrizione. 

La relazione dello scompenso nutrizionale secondo questi criteri con gli esiti dei trattamenti nei pazienti colpiti da un tumore non erano però stata ancora analizzata a fondo a causa dei pochi studi disponibili. “Questo studio mira a chiarire l’impatto della malnutrizione definita da GLIM sugli outcome di trattamento nei pazienti con cancro – scrivono i ricercatori –. L’obiettivo principale è dimostrare l’associazione tra esiti e malnutrizione come definita dai criteri GLIM e confermare la loro validità come strumento appropriato per la diagnosi di malnutrizione”.

Sono stati così ricercati studi osservazionali condotti su pazienti adulti con cancro che erano stati trattati e il cui stato nutrizionale era stato valutato mediante i criteri GLIM. Ne sono stati identificati 10, per oltre 11.000 pazienti, che avevano analizzato l’impatto della malnutrizione sugli esiti post operatori.

I ricercatori hanno riscontrato in ciascun studio un rischio di bias moderato o alto, mentre la certezza delle prove è stata giudicata bassa. 

Nonostante la qualità mediocre degli studi, si è visto che la malnutrizione può peggiorare la sopravvivenza globale (hazard ratio 1,56), riportata nei 10 studi, e aumentare le complicazioni post operatorie totali (relative risk ratio [RR] 1,82), complicanze gravi, (RR 2,10), complicanze infettive (RR 1,78), perdite anastomotiche (RR 1,32) e polmonite post-operatoria (RR 2,60), analizzate in 6 studi. Inoltre, sulla base di 2 studi, la malnutrizione sembra peggiorare la prognosi di sopravvivenza libera da malattia (hazard ratio 2,25).

Sono state condotte anche analisi dei sottogruppi, tra cui quella sulla sopravvivenza globale in base alla tipologia di trattamento, che ha mostrato differenze significative tra i pazienti sottoposti a operazione chirurgica e quelli che hanno ricevuto un qualsiasi altro trattamento, o quella sulle complicazioni post operatorie totali in base alla gravità della malnutrizione, da cui non sono emerse differenze tra i pazienti con malnutrizione moderata e quelli con malnutrizione grave.

Per i ricercatori sono necessarie ulteriori ricerche sull’accuratezza diagnostica dei criteri GLIM. “I risultati di questo studio suggeriscono che i pazienti con una diagnosi pre operatoria di malnutrizione definita da GLIM possono essere idonei per interventi nutrizionali pre operatori. I dati di sopravvivenza globale hanno mostrato che più grave è la malnutrizione, peggiore è l’esito; la prognosi è negativa per la malnutrizione moderata e grave – sottolineano –. Sono necessari ulteriori studi per determinare se l’intervento nutrizionale pre operatorio per la malnutrizione definita da GLIM possa portare a esiti migliori”.