Torino, legamento crociato ricostruito grazie a donazione padre-figlio
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Milano, 24 gen. (Adnkronos Salute) - "Per la prima volta in Italia è stato eseguito un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio ricorrendo, per il trapianto, alla donazione da vivente". Protagonista dell'operazione un ragazzo di 14 anni che ha ricevuto i tendini dal padre. Ad annunciare il debutto nazionale di una "tecnica mai eseguita in Italia fino ad ora, già applicata in altre parti del mondo come Australia e Spagna e in particolare a Barcellona", è l'Asl Torino 3 che descrive il traguardo messo a segno dall'Ospedale di Pinerolo, presso la Struttura di Ortopedia diretta da Sergio Ronco. L'operazione è stata effettuata da Mario Formagnana del presidio di Pinerolo e da Simone Perelli dell'Icatime, l'Istituto catalano di traumatologia dello sport di Barcellona, con il coordinamento di Ronco, insieme alle équipe delle sale operatorie di Pinerolo. Il tutto in collaborazione con il Centro regionale trapianti (Cnt).
"Abbiamo eseguito l'intervento in contemporanea su due sale. In una abbiamo prelevato i tendini al padre e nell'altra li abbiamo usati per ricostruire il legamento crociato al figlio", racconta Formagnana. Finora - spiegano dall'Asl To3 - in Italia sono stati utilizzati per la ricostruzione o tendini autologhi, cioè propri, oppure tendini provenienti da donatori deceduti e distribuiti dalle Banche dei tessuti. Questi ultimi nei pazienti adulti consentono un ottimo risultato, mentre nei pazienti pediatrici hanno dimostrato un tasso di fallimento alto, che spesso ne sconsiglia l'utilizzo. Meglio dunque l'autotrapianto, ma "nei pazienti pediatrici - precisa Formagnana - spesso i tendini sono troppo piccoli. Il nostro paziente era un ragazzo di 14 anni ancora in fase di crescita; l'intervento andava eseguito con tecnica pediatrica, ma il ragazzo mostrava caratteristiche antropometriche tali da prevedere che un autotrapianto di tendini sarebbe stato, per dimensioni, insufficiente. Per questo motivo abbiamo deciso di utilizzare i tendini del padre".
I tendini da donatore vivente, se quest'ultimo viene accuratamente selezionato - sottolineano gli esperti - si comportano come i propri, in termini di efficacia, e provenendo da un adulto maschio sono più grandi e di dimensioni congrue ad assicurare il buon esito dell'operazione. "Il follow-up sta confermando il successo dell'intervento", riferisce l'Asl To3: "Il donatore è completamente guarito, senza alcun tipo di esito o conseguenza, e il ragazzo cammina senza stampelle e sta bene, come in un normale post-operatorio di ricostruzione ligamentosa".
Formagnana - riporta l'Asl Torino 3 - ha avuto modo di apprendere la procedura a Barcellona da Juan Carlos Monllau, membro della presidenza di Esska, Società europea di chirurgia del ginocchio, che per primo ha applicato la tecnica in Europa.
"Siamo davvero soddisfatti di questo risultato - commenta Franca Dall'Occo, direttore generale dell'Asl To3 - Siamo riusciti a coniugare capacità professionali, tecniche e organizzative e abbiamo offerto al paziente la possibilità di usufruire di un approccio innovativo e di un intervento chirurgico all'avanguardia. Un esempio di ottima collaborazione fra i diversi servizi ospedalieri, in rete con quelli regionali e nazionali, per portare sul nostro territorio una vera eccellenza, grazie ai nostri professionisti.
Il team di Ortopedia dell'Ospedale di Pinerolo - conclude l'azienda sanitaria - sta ora mettendo a punto un protocollo specifico sulla procedura di intervento utilizzata, sottoposta al Cnt. Il protocollo potrebbe essere presto condiviso con altri centri specializzati, per essere adottato a livello nazionale.
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