Torino, a 82 anni padre dona rene al figlio e lo salva
- Univadis
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Torino, 10 mar. (Adnkronos Salute) - Trapianto di rene da vivente record: a 82 anni un papà ha donato un rene al figlio 53enne, affetto da anni da una glomerulonefrite in lento, ma progressivo peggioramento. E' la storia di amore e generosità raccontata dall'ospedale Molinette di Torino.
Dopo un paio di telefonate tra nefrologi, il paziente con il padre, provenienti da un'altra regione del Nord Italia, vengono indirizzati a Torino alle Molinette-Città della Salute, dove Luigi Biancone, direttore della Nefrologia e responsabile del programma di trapianto di rene dell'ospedale e la sua équipe valutano attentamente la situazione e, in considerazione delle condizioni eccellenti del padre, danno avvio alle procedure di esami per verificare l'idoneità alla donazione e al trapianto. Tempo un mese, padre e figlio vengono ricoverati in Nefrologia per la gestione nefrologica del trapianto, che viene rapidamente effettuato con l'équipe di chirurghi vascolari e urologi. L'intervento e il post operatorio sono regolari, e padre e figlio sono già a casa e hanno ripreso la loro vita abituale.
"Il trapianto da donatore vivente negli ultimi anni è in crescita anche nel nostro Paese, nella direzione dei Paesi del nord Europa - spiega Biancone - L'esperienza aumenta conseguentemente e nelle situazioni giudicate difficili conviene rivolgersi ai centri esperti per avere un parere. La tutela del donatore è il nostro primo pensiero e per questo viene sottoposto a una serie di esami e valutazioni molto attente per permettergli di donare con minimi rischi. Per quanto riguarda l'età non vi è un limite, ma il dato anagrafico va rapportato con i dati clinici, morfologici e funzionali che possono segnalare un'età biologica più bassa".
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