Tonsillectomia negli adulti, ecco l’evidenza che mancava
- Elena Riboldi
- Uniflash
Negli adulti con tonsilliti acute ricorrenti, la tonsillectomia è clinicamente efficace e costo-efficace se confrontata con l’approccio non chirurgico. È questa la conclusione del primo grande studio randomizzato controllato sull’efficacia dell’intervento di tonsillectomia nei pazienti adulti. Orlando Guntinas-Lichius, Presidente della Società tedesca di otorinolaringoiatria, ha definito il trial NATTINA, i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Lancet, “una pietra miliare”. Erano infatti da lungo attesi dati concreti su cui basare la risposta alla domanda: “È giusto ricorrere alla tonsillectomia quando il paziente ha superato l’età pediatrica?”.
Lo studio NATTINA
Lo studio, sponsorizzato dal National Institute for Health Research, ha coinvolto 27 ospedali del Regno Unito. Erano eleggibili soggetti con più di 15 anni che soffrivano di tonsilliti acute ricorrenti. Metà dei pazienti arruolati (n= 220) sono stati assegnati alla gestione conservativa e metà (n=233) al trattamento chirurgico. I pazienti assegnati alla tonsillectomia sono stati sottoposti all’intervento entro 8 settimane dalla randomizzazione, mentre gli altri hanno ricevuto cure standard. L’esito primario era il numero di giornate in cui i partecipanti avevano sofferto di mal di gola nei 24 mesi di durata dello studio, dato segnalato direttamente dal singolo partecipante tramite sms settimanale.
L’età media dei partecipanti, in larga misura di sesso femminile (78%), era 23 anni. I pazienti assegnati alla gestione chirurgica hanno sofferto meno frequentemente di mal di gola rispetto ai pazienti assegnati alla gestione conservativa (mediana 23 giorni [IQR 11-46] contro 30 giorni [IQR 14-65]). Nell’analisi statistica che teneva conto della severità dei sintomi alla baseline, il tasso di incidenza del mal di gola nel gruppo assegnato alla chirurgia è risultato dimezzato (0,53 [95%CI 0,43-0,65]; P<0,0001). Due pazienti su cinque hanno riportato eventi avversi legati alla tonsillectomia, il più frequente dei quali era il sanguinamento (54 eventi in 44 [19%] partecipanti). Non sono stati registrati decessi.
Un intervento controverso
La tonsillectomia non è un intervento banale: il dolore postoperatorio può essere severo, in genere servono due settimane di convalescenza prima di poter tornare al lavoro, c’è un rischio concreto di emorragia che, in rari casi, può essere fatale. In più, non sono chiari gli effetti a lungo termine della rimozione di un organo linfoide secondario: alcuni studi di associazione hanno suggerito che potrebbe aumentare il rischio di andare incontro a una neoplasia, anche se questa ipotesi deve ancora essere dimostrata in studi di lunga durata.
Fino a questo momento non c’erano evidenze di livello 1 a sostegno della tonsillectomia negli adulti, tanto che una Revisione Cochrane del 2014 aveva concluso che l’efficacia di questo intervento è bassa. D’altra parte, la riduzione nel numero di interventi di tonsillectomia registrata negli ultimi 20 anni in molte Nazioni europee ha coinciso con un aumento nei ricoveri per complicanze delle tonsilliti. Tutto ciò mette in luce quanto fosse desiderabile una base concreta su cui fondare le linee guida.
Le domande aperte
“Sulla base dei risultati dello studio NATTINA, agli adulti con tonsilliti acute severe ricorrenti andrebbe offerta la tonsillectomia, invece di un tentativo ripetuto di terapia conservativa” afferma Guntinas-Lichius nel suo commentario. Bisognerà chiarire se l’intervento chirurgico sia efficace anche in casi meno gravi. L’esperto sottolinea che ad oggi purtroppo non ci sono misure oggettive per classificare la gravità dell’infiammazione delle tonsille e che il numero di episodi annui di tonsillite usato nelle linee guida sia un criterio vago e poco accurato.
Sarà poi importante capire se è necessario effettuare una tonsillectomia totale o se la tonsillectomia parziale oppure la tonsillotomia, interventi che si associano a minore dolore e morbilità postoperatorie, siano opzioni altrettanto efficaci. “Una risposta verrà dallo studio randomizzato TOTO ora in corso in cui si valuta se la tonsillotomia sia non inferiore alla tonsillectomia in termini di giorni di mal di gola in 24 mesi – dichiara Guntinas-Lichius, ricercatore responsabile dello studio TOTO – TOTO usa le stesse variabili di risposta di NATTINA, perciò, sarà possibile un’analisi aggregata dei dati dei due studi”.
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