Telemedicina nei borghi del Lazio, a Tolfa progetto digital health gratuito
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Roma, 24 mar. (Adnkronos Salute) - La telemedicina per ripopolare i borghi italiani: parte da Tolfa, piccolo centro del Lazio, un progetto di digital health al servizio del territorio. Lo rende noto il Gruppo Giomi NexT che ha contribuito a dar vita al servizio MyG. I cittadini di Tolfa potranno così curarsi anche in Rete grazie a un progetto di sanità digitale gratuito, prima tappa di una road map che vedrà la digital health viaggiare per tutta la regione, raggiungendo quelle località lontane da ospedali e case di cura situati di solito sono nelle città.
MyG darà la possibilità ai cittadini che ne avessero bisogno - spiega una nota - di collegarsi a varie piattaforme per essere sottoposti al monitoraggio di diversi parametri vitali come la pressione del sangue, l'ossigenazione, la glicemia, la temperatura, dati che saranno condivisi in piattaforma e controllati dai medici (Gbody). Con Gdoctor, invece, le persone potranno prenotare visite con specialisti o medici di base. Inoltre, ci si potrà sottoporre anche a un Ecg per il controllo delle aritmie.
"La telemedicina - afferma Fabio Miraglia, presidente del Gruppo Giomi Next e fondatore della società di sanità digitale MyG - può e deve essere motivo di ripopolamento dei borghi, culla della storia italiana e strumento di sostenibilità delle piccole comunità, nonché acceleratore del turismo. Per questo la nostra rivoluzione digitale della salute parte da Tolfa per arrivare ad innovare un intero sistema. Non ci saranno più aree di serie A e di serie B e gli abitanti anche dei borghi più isolati, dove è in corso un rapido e progressivo spopolamento, potrebbero usufruire di tutta l’assistenza di cui hanno bisogno".
L'impegno di Giomi Next, uno dei maggiori gruppi italiani della sanità privata accreditata fortemente presente nel Lazio - prosegue la nota - mira a costruire un sistema socio-sanitario efficiente orientato ai reali bisogni degli utenti. L'ecosistema si plasma nella realtà specifica e complessa come quella del territorio di Tolfa, attraverso il disegno di nuovi percorsi di assistenza e cura in grado di accogliere le tecnologie più innovative e garantire una reale presa in carico del paziente, fronteggiando le distanze geografiche e ottimizzando le risorse.
"La prestazione da remoto - conclude Miraglia - naturalmente non sostituisce quella sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per migliorare efficacia, efficienza e appropriatezza se consideriamo che la problematica delle malattie croniche sta diventando sempre più centrale e prioritaria. Si tratta di un passo concreto verso una vera e propria democratizzazione della sanità su tutto il territorio italiano. Grazie alla telemedicina è infatti possibile attivare una rete ospedale-medici-territorio, per monitorare i pazienti, assisterli nelle malattie croniche e favorire la prevenzione".
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