Statura media milanesi invariata in 2mila anni, 169 cm lui e 158 lei

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Milano, 23 feb. (Adnkronos Salute)() - Lui quasi 169 centimetri, lei quasi 158. La statura media dei milanesi non è mai cambiata in 2mila anni. A differenza di quanto accaduto nel resto d'Europa, questa è rimasta una misura costante, non c'è mai stata una diminuzione dei centimetri e poi una successiva ripresa in tempi più recenti. Gli scheletri 'parlano' e dicono questo: che, grazie soprattutto alla ricchezza di risorse naturali e alimentari della regione e alle mura che fornivano una difesa contro potenziali minacce, probabilmente le condizioni di vita a Milano erano migliori rispetto a quelle del resto d'Italia e d'Europa, fattore che ha favorito un andamento costante dell'altezza dei suoi abitanti. A rilevarlo sono gli autori di uno studio pubblicato su 'Scientific Reports' (gruppo Nature), ricercatori dell'Università Statale di Milano, che hanno analizzato i resti di oltre 500 persone dall'età romana a oggi.

A coordinare il lavoro Lucie Biehler-Gomez, paleopatologa del Labanof (Laboratorio di antropologia e odontologia forense) del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute della Statale. "Ci sono studi in Europa - spiega l'esperta - che vedono un'oscillazione ben definita della statura nel tempo, con un andamento 'a U' (più alti in Età Romana e nell'Alto Medioevo, più bassi tra Basso Medioevo e Età Moderna, e nuovamente più alti in epoca contemporanea). Il nostro intento era verificare se la popolazione di Milano seguisse questa tendenza".

La statura umana, o altezza naturale - ricordano da UniMi - è determinata sia dalla genetica che dalle influenze ambientali ed è spesso utilizzata come indicatore della salute e delle dinamiche sociali delle antiche popolazioni umane. Il team ha analizzato i resti di 549 uomini e donne sepolti a Milano in quasi 2mila anni di storia, notando che la statura media per maschi e femmine è rimasta stabile nel tempo e non ha subito differenze significative tra le epoche. Il gruppo di ricerca ha selezionato oltre 50 scheletri femminili e 50 maschili per periodo analizzato, ovvero Età Romana, Alto Medioevo, Basso Medioevo, Età Moderna e Età Contemporanea, tutti appartenenti alla Collezione antropologica Labanof (Cal), e rappresentativi del patrimonio scheletrico di Milano negli ultimi 2mila anni. Gli autori hanno scoperto che la statura dei maschi variava tra 152 cm e 195,4 cm, con una media di 168,5 cm, simile in tutte le epoche considerate. Per le donne, variava da 143,5 cm a 177,6 cm, con una media di 157,8 cm, anche in questo caso senza variazioni significative tra le epoche.

"In questo studio abbiamo incluso solo individui di Milano, in modo da avere un'ampia visione diacronica, limitando le influenze legate alla geografia del territorio. Si è scelto inoltre di limitare il bias dovuto allo stato socioeconomico degli individui, scegliendo scheletri appartenenti a un ceto medio-basso. Infine, abbiamo scelto di considerare la gente comune, in modo che il campione non fosse influenzato da altri fattori, come ad esempio le vittime di guerra", illustra Biehler-Gomez.

"La nostra ricerca si inserisce nel più ampio progetto di ricostruzione storica della città di Milano negli ultimi 2mila anni - spiega Mirko Mattia, bioarcheologo del Labanof e co-autore della pubblicazione - Grazie all'unicità della Collezione antropologica del Labanof, questo studio può rappresentare il punto di partenza per analisi successive, ad esempio le patologie presenti o che sono poi scomparse, o le categorie di persone vulnerabili e fragili nel tempo".

La Collezione antropologica del Labanof permette di osservare traiettorie sociali nel corso dei 2mila anni di storia della città di Milano, ricordano gli esperti. Tutti i resti sono esposti nel nuovo museo Musa (Museo universitario delle scienze antropologiche mediche e forensi per i diritti umani) della Statale di Milano, con sede in Città Studi.