Statine su misura per la malattia coronarica
- Alessia De Chiara
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- In pazienti con malattia coronarica, una strategia di trattamento con statine volta a ottenere un determinato livello di colesterolo LDL si è dimostrata altreattanto efficace di a una strategia che prevedeva l’uso dei farmaci ad alta intensità per quanto riguarda eventi maggiori a 3 anni.
- I risultati di uno studio pubblicato su JAMA supportano l’idoneità di una strategia treat-to-target, che potrebbe consentire un approccio personalizzato che tenga conto della variabilità individuale nella risposta alla terapia con statine.
Perché è importante
- Un trattamento con statine ad alta intensità viene spesso raccomandato per ridurre il colesterolo LDL di almeno il 50% nei pazienti con malattia coronarica, ma ci sono preoccupazioni per la variabilità nella risposta e gli eventi avversi derivanti dall’uso a lungo termine.
- Tale strategia non era mai stata messa a confronto in uno studio clinico con un approccio basato sull’uso di statine a moderata intensità e relativa titolazione per ottenere un livello specifico di colesterolo LDL.
Come è stato condotto lo studio
- Circa 4.400 pazienti, arruolati presso 12 centri in Corea del Sud, sono stati randomizzati a ricevere un trattamento con rovastatina o atorvastatina con l’obiettivo di ottenere un livello di colesterolo LDL tra i 50 e i 70 mg/dL (treat-to-target) oppure un trattamento ad alta intensità.
- Come endpoint primario si è valutato un composito di morte, infarto del miocardio, ictus, rivascolarizzazione coronarica a 3 anni con un margine di non inferiorità di 3 punti percentuali.
Risultati principali
- Il 54% dei pazienti del gruppo treat-to-target ha utilizzato i farmaci a un dosaggio ad alta intensità e il 43% a moderata intensità.
- Meno del 60% dei partecipanti ha raggiunto alla fine dei 3 anni un livello di colesterolo LDL inferiore a 70 mg/dL.
- Nel complesso non è stata osservata differenza significativa tra i gruppi nel livello di colesterolo LDL medio (69,1 [17,8] mg/dL nel gruppo treat-to-target e 68,4 [20,1] mg/dL nel gruppo statine ad alta intensità).
- Per quanto riguarda la differenza tra i gruppi nell’endpoint primario, la strategia treat-to-target ha soddisfatto il criterio di non inferiorità (si è verificato rispettivamente nell’8,1% e nell’8,7%, con una differenza assoluta di –0,6 punti percentuale).
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