Statine, social media e disinformazione: come capirne di più

  • Paolo Spriano
  • Uniflash
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Le statine sono farmaci indispensabili per ridurre la morbilità e la mortalità per malattia cardiovascolare e sono considerate il pilastro su cui si basano le linee guida di prevenzione e trattamento delle MCV. Tuttavia, nonostante i benefici e la sicurezza consolidati, l'uso delle statine rimane subottimale nei soggetti ad alto rischio.

Le piattaforme di social media sono diventate una strada promettente per comprendere e raccogliere le opinioni delle persone sulla salute al di fuori di un contesto sanitario. Queste piattaforme possono diffondere rapidamente informazioni o disinformazioni attraverso discussioni tra pari trasparenti e non verificate. L'analisi manuale dei dati derivati dai social media ha una fattibilità limitata per la velocità e il volume con cui questi dati vengono generati ed evolvono nel tempo. 

L’intelligenza artificiale (IA) consente di facilitare l'analisi e l'interpretazione di dati generati dai pazienti e capaci di influenzare i comportamenti di salute.

L'elaborazione del linguaggio naturale (NLP) è una forma di IA che acquisisce e interpreta grandi volumi di dati testuali per raccogliere informazioni e può fare previsioni fattuali su nuovi dati.

 

Statine e social media

Lo studio pubblicato su JAMA Network Open (1) ha analizzato tutte le discussioni avvenute in più di un decennio relative alle statine presenti su una piattaforma di social media Reddit, con lo scopo di individuare le convinzioni e le percezioni pubbliche emergenti sulle statine. 

Reddit è una piattaforma in costante crescita di popolarità per quel che riguarda le tematiche di salute. La piattaforma si basa su chat in cui gli utenti possono pubblicare domande, commenti e argomenti su una vasta gamma di argomenti, comprese le statine. L’accesso è gratuito, ha 52 milioni di utenti attivi al giorno, circa 430 milioni di utenti mensili e con più di 30 miliardi di visualizzazioni al mese.

Il sistema di NPL ha organizzato in modo semiautomatico le discussioni in argomenti e gruppi più ampi, classificando i sentimenti degli utenti nel corso delle discussioni. Ha estratto e interpretato in modo efficiente grandi volumi di dati dai social media consentendo di monitorare il sentimento su larga scala. 

Lo studio ha creato un elenco di discussioni relative alle statine, identificando le comunità focalizzate su “statine e colesterolo” attive sulla piattaforma Reddit. La NPL ha consentito di raggruppare queste discussioni in argomenti specifici e gruppi tematici generali. Sono stati estratti un totale di 10.233 post e commenti unici relativi alle statine provenienti da 19 comunità social. 

 

Argomenti di discussione nei gruppi social

Sono stati identificati 100 argomenti di discussione sulle statine, raggruppabili in 6 gruppi tematici:

  1. diete chetogeniche, diabete, integratori e statine;
  2. effetti avversi delle statine;
  3. esitazione verso le statine;
  4. valutazioni di studi clinici;
  5. statine e fattori distorsivi dell'industria farmaceutica;
  6. riso rosso fermentato e statine.

ed è emerso che i tre argomenti più comuni erano:

  1. elevati livelli di colesterolo LDL (LDL-C) durante una dieta chetogenica;
  2. consulenza e richiesta di esperienze con statine con variazioni nei pannelli lipidici;
  3. descrizioni aneddotiche su efficacia ed effetti collaterali delle statine.

L'analisi del sentimento dei post pubblicati e delle discussioni ha rivelato un sentimento prevalentemente da neutro a negativo. 

 

Disinformazione, di cosa si parla sui social

Gli esempi di disinformazione correlata alle statine sono state categorizzate principalmente in: 

  1. sfiducia nell'ipotesi che LDL-C abbia un'associazione causale con le malattie cardiache (per esempio: "Penso che LDL è irrilevante. Il tuo HDL e i trigliceridi sono molto più importanti");
  2. associazione tra COVID-19 e statine (per esempio "i risultati dimostrano i potenziali benefici della terapia con statine nei soggetti ospedalizzati con COVID-19”);
  3. preferenza per alternative “naturali” di supplementazione (per es "Il riso rosso fermentato è fondamentalmente una statina, tra l'altro" o "le statine sono fondamentalmente micotossine e portano alla deplezione di nutrienti liposolubili, come coQ10, vit. D, K, A ed E, per questo e con ogni probabilità peggiorano la salute cardiovascolare”). Quest’ultimo argomento è emerso in modo rilevante in più gruppi tematici.

 

IA per il contrasto alla disinformazione 

I principali gruppi di discussione in questo studio sono in linea con alcuni risultati di studi precedenti che hanno valutato le convinzioni dei pazienti sulle statine, scoprendo ragioni simili per l'esitazione nell'uso delle statine, con preferenza per modifiche dietetiche o supplementazione con prodotti “naturali”. Tuttavia, sono emersi argomenti nuovi come il ruolo delle statine nel migliorare gli esiti di COVID-19, la controversia sul miglioramento dello stile di vita con una dieta chetogenica e lo sviluppo di dislipidemia asintomatica, l'uso del Calcium Score Index coronarico per iniziare una statina e una maggiore esitazione ad assumere statine per la preoccupazione che siano prodotte con cellule staminali fetali. 

 

Il parere dell’esperto

In una dichiarazione rilasciata a Medscape (2) la Fatima Rodriguez, della Stanford University School of Medicine di Stanford, California, e coautrice dello studio, afferma che “le persone tendono a essere più oneste sui forum online che nello studio del medico, probabilmente fanno domande e discutono argomenti a cui tengono davvero. Quindi, per i clinici capire di cosa si discute sui social media è un'informazione molto preziosa”.

Per esempio dallo studio emerge che "le persone pensano che la dieta chetogenica sia salutare in quanto perdono peso. E poiché può essere associata a un piccolo aumento del colesterolo LDL le opinioni sono molto favorevoli, considerando questo minimo aumento un ottimo risultato". In generale – prosegue Rodriguez - "abbiamo scoperto che quasi nessun argomento era affrontato con un sentimento positivo. Tutto era neutro o negativo e abbastanza coerente con ciò che si vede nella pratica clinica riguardo all'esitazione”. 

Lo studio dimostra come l’IA aumenta e non sostituisce ciò che fanno medici e ricercatori. "È uno strumento prezioso per scansionare un grande volume di informazioni e abbiamo dimostrato che può generare nuove intuizioni a cui potremmo non aver pensato prima”. Rodriguez conclude: “Dobbiamo comprendere tutti i tipi di coinvolgimento dei pazienti in questi processi di disinformazione e utilizzare gli stessi strumenti per combatterli”. 

Le statine non sono pericolose se usate secondo le raccomandazioni delle linee guida cliniche e hanno dimostrato molteplici benefici, ma l’argomento non è presente nelle discussioni sui social media. Usare l’intelligenza artificiale per fornire le informazioni scientificamente corrette ai pazienti potrebbe essere un buon sistema per i medici per combattere in modo più efficace la disinformazione in campo medico e non solo sulle statine.