'Specializzandi Calabria ostaggio università', denuncia sindacato medici

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Milano, 20 gen. (Adnkronos Salute) - Il sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed stigmatizza "la grave situazione denunciata dagli specializzandi della Calabria, con reclami e richieste di aiuto per rimuovere gli ostacoli posti dall'università alle loro prospettive di lavoro in ospedale". La sigla prende posizione in una nota firmata da Anaao nazionale e Anaao Calabria, annunciando di avere "inviato formale denuncia ai ministri dell'Università e della Salute e all'Osservatorio nazionale, chiedendo un immediato intervento" per i giovani camici bianchi trattati secondo il sindacato come ostaggi. "No al monopolio dell'università", protesta l'Anaao.

"Mentre i giovani medici si sono mostrati molto interessati a fornire un contributo al dramma del personale medico nella coraggiosa Regione che ha deciso di premiare e incentivare, più e prima di altre, nonostante in Piano di rientro, i medici e i dirigenti sanitari che decidessero di restare o tornare in Calabria - osserva il sindacato - l'università continua a tenerli in ostaggio, rifiutandosi di comprendere il vero senso della formazione e del lavoro del medico".

"Ricordiamo ancora una volta al rettore dell'Università 'Magna Graecia' di Catanzaro che permettere agli specializzandi vincitori di concorso di poter entrare in ospedale è un diritto del medico in formazione, oltre che un dovere etico del formatore - precisa l'Anaao - e ricordiamo al rettore che l'università non è proprietaria indiscussa dei medici in formazione, patrimonio invece del sistema sanitario italiano pubblico. Perseverando con atteggiamenti baronali e ottusi - avverte la sigla - sarà difficile salvare il nostro sistema di cure pubblico".