Sos prevenzione, solo 30% italiani fa screening colon retto

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Napoli, 15 mar. (Adnkronos Salute) - Sos prevenzione per il tumore del colon retto. Nel 2022 solo 3 italiani su 10 si sono sottoposti allo screening per la diagnosi precoce, offerti gratuitamente dai 50 anni d'età. Nel 70% dei casi l'invito non è stato raccolto, per pigrizia, paura o fatalismo. "Avremo un'epidemia di tumori del colon retto nei prossimi anni, individuati in forma più avanzata, a causa degli effetti della pandemia che ha fatto saltare gli screening, ma anche per la scarsa propensione dei cittadini a farli", avverte Fortunato Ciardiello, professore ordinario del Dipartimento di Medicina di precisione dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli, dal convegno The Naples Conference on colorectal cancer, in corso a Napoli fino al 17 marzo.

Nel 2022 sono stati stimati oltre 48mila nuovi casi di cancro del colon retto in Italia. "Nel 2023 aumenteranno ancora - afferma Ciardiello -. Inoltre, iniziamo a vedere sempre più casi sotto i 50 anni d'età". Anche per questo tumore si abbassa l'età di insorgenza e aumentano i pazienti più giovani. "Tra le cause - spiega - un'errata alimentazione, l'abuso di alcol fra i giovani e il fumo. Vogliamo ribadire che la prevenzione passa attraverso corretti stili di vita e che scoprire un tumore in fase precoce fa la differenza in termini di guarigione". Il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, per esempio, è in grado di ridurre la mortalità di circa il 30%, ricordano gli oncologi. "Bisogna fare gli screening e non avere paura della colonscopia", raccomanda Ciardiello.