Smettere di fumare migliora gli esiti del tumore prostatico
- Elena Riboldi — Agenzia Zoe
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- I pazienti sottoposti a prostatectomia radicale o radioterapia per un tumore della prostata localizzato che sono ex-fumatori o continuano a fumare al momento dell’intervento o della terapia hanno un rischio più alto di recidiva rispetto ai non fumatori.
- Il rischio di metastasi e di mortalità tumore-specifica è significativamente più alto rispetto ai non fumatori in coloro che fumano al momento delle cure, ma non negli ex-fumatori.
Descrizione dello studio
- Da una ricerca sistematica della letteratura pubblicata tra il 2000 e il 2017 sono stati identificati 11 articoli che descrivevano studio osservazionali su pazienti (n=22.549) con tumore prostatico localizzato sottoposti a prostatectomia radicale o radioterapia di cui era registrato il dato relativo all’abitudine al fumo.
- La metanalisi ha valutato l’associazione tra lo status di fumatore e gli esiti clinici (recidiva biochimica, metastatizzazione e mortalità tumore-specifica).
- Sono stati considerati solo risultati di analisi multivariate, corretti per gli effetti dei principali fattori confondenti.
- Fonte di finanziamento: Scholarship Foundation of Swiss Urology.
Risultati principali
- Il 18,6% dei soggetti inclusi nella metanalisi erano fumatori al momento delle cure per il tumore prostatico.
- Il 21,4% dei partecipanti ha avuto una recidiva biochimica (mediana follow-up: 61 mesi), il 4,3% ha sviluppato metastasi (mediana follow-up 75 mesi) e l’8,3% è morto a causa del tumore (mediana follow-up: 95 mesi).
- Il rischio di recidiva biochimica è più alto per coloro che fumano al momento delle cure (HR 1,40; p<0,001; 10 studi) e per gli ex-fumatori (HR 1,19; p<0,001; 7 studi).
- Il rischio di metastasi è più alto per coloro che fumano al momento delle cure (HR 2,51; p<0,001; 3 studi), ma non per gli ex-fumatori (HR 1,61; p=0,31; 2 studi).
- Il rischio di mortalità tumore-specifica è più alto per coloro che fumano al momento delle cure (HR 1,89; p<0,001; 5 studi), ma non per gli ex-fumatori (HR 1,05; p=0,70; 4 studi).
Limiti dello studio
- Non è stato possibile effettuare un’analisi relativa all’esposizione cumulativa o al tempo trascorso da quando era cessata l’abitudine al fumo a causa dell’eterogeneità tra gli studi.
- Lo status di fumatore era generalmente valutato all’inizio degli studi, ma non durante il follow-up: alcuni ex-fumatori potrebbero avere ripreso l’abitudine.
Perché è importante
- L’associazione tra fumo di sigaretta e tumore della prostata non è forte come quella tra fumo e altri tipi di tumore, tuttavia esiste.
- La metanalisi dimostra che lo status di fumatore condiziona gli esiti oncologici nei pazienti sottoposti a prostatectomia radicale o radioterapia.
- Gli urologi e i radioterapisti oncologi dovrebbero raccomandare di smettere di fumare ai pazienti che hanno questa abitudine al momento delle cure per un tumore della prostata localizzato.
- Il momento della diagnosi di tumore potrebbe essere una circostanza in cui il paziente è più ricettivo a consigli su abitudini salutari.
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