Sindrome del tunnel carpale e insufficienza cardiaca

  • Paolo Spriano
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La sindrome del tunnel carpale (STC) è la sindrome da intrappolamento dei nervi periferici più comune e consiste in una compressione del nervo mediano a livello dell'articolazione del polso associata a una ridotta funzionalità del nervo a quel livello. Il range di età con la massima incidenza di STC è compreso tra i 45 ei 54 anni e le donne hanno una probabilità tre volte maggiore rispetto ai maschi di essere affette da CTS (1). 

In un ambulatorio di medicina generale è facile osservare pazienti di età compresa tra i 35 e 50 anni che lamentano sintomi come dolore e parestesie notturne al polso e alla mano dovuti a STC. La STC rappresenta circa il 90% di tutte le neuropatie da intrappolamento e colpisce circa 1-3,5 pazienti per 100.000 anni-persona. La prevalenza stimata varia da 0,1 al 9,2% nella popolazione generale, con valori del 5,8% nelle donne e 0,6% negli uomini (1). Nei pazienti affetti, la STC si può trovare associata a diverse patologie (es. diabete, ipotiroidismo, artrite reumatoide), ma merita particolare attenzione quella con l’amiloidosi (1).

La cardiomiopatia amiloide da transtiretina (ATTR-CM) è una patologia a diagnosi sfuggente che può causare insufficienza cardiaca (2). 

Recenti dati confermano l’associazione tra queste due entità (STC e ATTR-CM) e fanno ipotizzare che la STC possa essere un marcatore precoce di amiloidosi, di un successivo scompenso cardiaco e altri esiti avversi cardiovascolari (3)

 

S. del tunnel carpale e amiloidosi

ATTR-CM deriva dalla deposizione miocardica di una proteina con alterazione del ripiegamento chiamata transtiretina (o pre-albumina). La cardiomiopatia che ne consegue è inesorabilmente progressiva ed eventualmente fatale associata a una scarsa qualità della vita. La diagnosi di ATTR-CM è spesso ritardata di molti anni dall’esordio dei sintomi. 

Lo scenario comune per ATTR-CM è un paziente anziano a cui è stata diagnosticata un'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata. Spesso l’anamnesi è caratterizzata da peggioramento di un’insufficienza cardiaca refrattaria a più terapie, a volte con intolleranza ad ace-inibitori e betabloccanti (4). 

Nella storia di questi pazienti con ATTR-CM la STC rappresenta un evento comune che può precedere anche di 10 anni la diagnosi di cardiomiopatia e si può evidenziare nel 50% dei pazienti con ATTR-CMwt (4).

Un recente studio ha evidenziato che pazienti sottoposti a intervento chirurgico per STC avevano una bassa incidenza di diagnosi di amiloidosi, tuttavia l’incidenza era sostanzialmente più alta rispetto ai controlli senza STC. Il rischio di scompenso cardiaco era significativamente aumentato tra i pazienti con STC, così come il rischio di altri esiti cardiovascolari. Infine, tra i pazienti con STC e scompenso cardiaco la mortalità era marginalmente inferiore a breve termine e più elevata a lungo termine rispetto ai pazienti con scompenso cardiaco senza STC (3).  

 

S. del tunnel carpale e insufficienza cardiaca

In coerenza con i risultati sopra-descritti un gruppo di ricerca ha indagato l’associazione tra STC e insufficienza cardiaca in un ampio gruppo di pazienti afferenti agli ambulatori dei rispettivi MMG (5). La coorte di studio comprendeva 81.898 pazienti con STC, che erano abbinati a 81.898 soggetti senza STC. Dopo dieci anni dalla data indice, l'8,4% dei pazienti con STC e il 6,2% di quelli senza STC hanno avuto una diagnosi di scompenso cardiaco (P < .001). L'incidenza di scompenso nei due gruppi è stata rispettivamente di 8,7 vs 6,1 casi per 1000 anni-paziente.

Associazione STC e scompenso cardiaco – nei pz con SCT il tasso di rischio per scompenso aumentava del 39% (hazard ratio [HR], 1,39; 95% CI, 1,31-1,47). Il tasso di rischio era simile in donne (HR, 1,40; 95% CI, 1,30-1,50) e uomini (HR, 1,38; 95% CI, 1,25-1,52). Nell’analisi della popolazione osservata e stratificata per età la STC era associata all'insufficienza cardiaca nei pazienti di età compresa tra 61 e 70 anni (HR, 1,48; 95% CI, 1,35-1,61) e > 70 anni (HR, 1,48; 95% CI, 1,35-1,61), ma nessuna associazione significativa era presente in soggetti più giovani (tra 18 e 40 anni, tra 41 e 50 anni o tra 51 e 60 anni).

Associazione STC, amiloidosi e scompenso cardiaco – la diagnosi di amiloidosi nel gruppo SCT e nei controlli è stata fatta rispettivamente in 47 e 17 pazienti. Nel gruppo STC il tasso di rischio per amiloidosi era aumentato in modo significativo con un HR aggiustato per l'amiloidosi di 1,79 (95% CI, 1,01-3,18; P = 0,05) e un tasso di rischio per scompenso cardiaco aumentato con HR 1,24 (95% CI, 1,20-1,29). 

In conclusione si ritiene che questi risultati confermino l’associazione tra STC e scompenso cardiaco. L’aumento del tasso di scompenso cardiaco tra i pazienti con STC li pone all’attenzione dei medici curanti come soggetti in cui è possibile intercettare precocemente eventuali alterazioni della funzione cardiaca e questo consentirebbe di migliorare il loro trattamento e la loro prognosi.