Sigarette ed e-cig, occhio agli occhi dei giovani

  • Alessia De Chiara
  • Uniflash
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probabilmenteUna I ragazzi che fumano sigarette e fanno anche uso di quelle elettroniche hanno una maggiore probabilità di sintomi oculari gravi e frequenti. A dirlo è uno studio pubblicato su JAMA Ophtalmology condotto su adolescenti e giovani adulti negli Stati Uniti che dimostra una maggiore frequenza di sintomi con un utilizzo recente di entrambi i prodotti, ma anche la presenza di sintomi, seppure in misura minore, tra gli utilizzatori delle sole sigarette classiche. Non è stata invece notata alcuna associazione tra l’uso delle cosiddette e-cig e i sintomi oculari analizzati. “Questi risultati forniscono ulteriori motivi per monitorare, consigliare e curare tutti i consumatori di tabacco al fine di prevenire e ridurre i sintomi oculari” scrivono i ricercatori rivolgendosi poi ai medici a cui raccomandano innanzitutto di chiedere a tutti i pazienti se facciano uso di prodotti contenenti nicotina.

 

Cosa dice lo studio

L’uso di sigarette si associa a danni agli occhi e a un aumento del rischio di malattie oculari, tra cui uveite, degenerazione maculare legata all’età o glaucoma, ma ci sono pochi dati sugli effetti a breve e lungo termine della sigaretta elettronica. “Per quanto ne sappiamo, nessuno studio ha esaminato la gravità e la frequenza dei sintomi oculari tra adolescenti e giovani adulti che usano sigarette elettroniche, sigarette o entrambe” scrivono i ricercatori.

Così, a maggio 2020 è stato condotto un sondaggio rivolto alla fascia di età 13-24 anni. Gli “utilizzatori” di sigarette ed e-cig, che dovevano indicare se ne avevano fatto uso negli ultimi 30 e 7 giorni e segnalare l’eventuale uso di altre sostanze combustibili come sigari e cannabis, sono stati classificati in base al tipo di sigaretta utilizzata e alle tempistiche. Hanno poi risposto a domande sulla qualità del visus, sull’uso di occhiali e lenti a contatto, e indicato frequenza e gravità di 10 sintomi oculari, sia all’interno sia intorno all’occhio.

Tra i 4.351 rispondenti, per lo più maschi, la metà aveva fatto uso di e-cig. Il 36,5% aveva fumato sigarette tradizionali almeno una volta e quasi il 56% di quelli che avevano fatto uso delle elettroniche utilizzava anche sigarette classiche. Inoltre, il 44,3% e il 45,8% dei ragazzi che avevano usato e-cig rispettivamente negli ultimi 30 e ultimi 7 giorni erano utenti doppi, fumavano cioè anche le normali sigarette. 

Una percentuale variabile tra l’1,1% e il 3,9% di chi faceva o aveva fatto uso di entrambe le tipologie di sigaretta presentava sintomi oculari molto gravi, e tra lo 0,9% e il 4,3% riportava sintomi tutti i giorni.

I ragazzi che usavano sigarette combustibili avevano maggiori probabilità di visione sfocata e più frequente secchezza/abbagliamento, così come bruciore/pizzicore oculare più grave e frequente. Chi segnalava l’uso di entrambe le sigarette mostrava maggiori probabilità di secchezza oculare, più frequente dolore/indolenzimento e visione offuscata più grave e frequente.

Chi aveva fatto uso di sigarette negli ultimi 30 o 7 giorni aveva maggiori probabilità di visione offuscata e di dolore/indolenzimento più frequente.

Gli utilizzatori doppi avevano maggiore probabilità di prurito intenso, più grave e più frequente dolore/indolenzimento, bruciore/pizzicore, arrossamento, sensazione di secchezza/corpo estraneo, sensibilità alla luce/abbagliamento, visione offuscata e mal di testa. I tassi più alti si notavano tra chi aveva utilizzato i due prodotti più di recente, cioè negli ultimi 7 giorni.

 

Un primo ma fondamentale passo

Per gli autori dell'editoriale di commento, i risultati vanno interpretati con prudenza poiché lo studio non quantifica né la frequenza e né la quantità di sigarette utilizzate dai partecipanti. Nonostante i limiti, però, ritengono che apra le porte a ricerche future. “Il presente studio aumenta la consapevolezza che si tratta di una scelta di stile di vita probabilmente preoccupante, la cui popolarità è cresciuta rapidamente tra i giovani, fornendo un dato iniziale indispensabile per affrontare l’attuale scarsità di prove scientifiche sull’effetto delle sigarette elettroniche sulla salute degli occhi”, concludono gli autori.