Seno denso e rischio di neoplasia mammaria: quanto è consapevole la donna?

  • Paolo Spriano
  • Uniflash
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In una mammella la prevalenza rilevante del tessuto ghiandolare rispetto al tessuto adiposo caratterizza la struttura di un seno denso e rappresenta un fattore di rischio indipendente per il tumore della mammella, una condizione capace di mascherare la presenza di una neoplasia alla mammografia.

La mammografia è l'unico test di screening che ha un effetto sulla riduzione della mortalità per neoplasia mammaria. L’esame ha una sensibilità dall'80% al 95% e una specificità dall'88% al 98% in mammelle con densità parenchimale normale, ma si riduce del 30% - 48% in donne con tessuto parenchimale estremamente denso (1).

Per una donna la conoscenza del rischio personale è un elemento determinante per un’adesione migliore a una strategia di prevenzione adeguata ai suoi fattori di rischio.

 

Seno denso: classificazione e screening

Secondo quanto definito dal Breast Imaging-Reporting and Data System (BI-RADS) dell'American College of Radiology (2) la densità del seno può essere stratificata in quattro categorie: 

  • BI-RADS A: seno quasi interamente grasso (bassa densità del parenchima della mammella),
  • BI-RADS B: seno a densità fibroghiandolare sparsa (densità media),
  • BI-RADS C: seno a densità eterogenea (alta densità) e
  • BI-RADS D: estremamente denso (densità molto elevata)

Il tessuto mammario denso è presente nel 40-50% delle donne che si sottopongono a screening mammografico, è associato a un rischio da 1,2 a 4,0 volte più elevato di neoplasia mammaria (a seconda del grado di densità), un valore forse non adeguatamente percepito dalla donna rispetto al rischio associato a un primo -grado storia familiare di neoplasia della mammella che è 2,0 volte più elevato del rischio standard.

 

Densità della mammella: un fattore di rischio indipendente

La densità del seno diminuisce con l'avanzare dell'età; la diminuzione maggiore si verifica intorno alla menopausa ed è principalmente dovuta all'involuzione del tessuto ghiandolare. Si stima che circa due terzi delle donne in premenopausa e un terzo delle donne anziane di età compresa tra 75 e 79 anni abbiano una densità mammaria > 50% (3).

Il tessuto parenchimale mammario denso è un marker autonomo e associato ad un aumento del rischio di neoplasia, specialmente nelle donne che sono a rischio più elevato a causa di altri fattori come la storia familiare. Donne con tessuto mammario denso che sviluppano un carcinoma della mammella sono anche a maggior rischio di sviluppare una nuova neoplasia nella mammella controlaterale (4). Avere un seno denso aumenta anche il rischio per la donna di avere un risultato mammografico falso negativo o una diagnosi di cancro d’intervallo allo screening (5).

 

Fattori di rIschio e rischio personale

Ad oggi non è stato completamente caratterizzato quanto i fattori di rischio, singolarmente o in combinazione, influiscano sul rischio complessivo di neoplasia della mammella. Tuttavia, la conoscenza della donna del proprio rischio individuale è un elemento importante per migliorare strategie di prevenzione personalizzate. Fino ad alcuni anni fa, le informazioni sul seno denso non venivano condivise o discusse regolarmente dai medici con le donne. Oggi, negli Stati Uniti, è attivo un processo normativo che prevede l’inclusione di informazioni sul seno denso in tutti i referti e i riepiloghi mammografici ricevuti dalle pazienti e dai loro medici curanti. L’obiettivo è di incrementare la consapevolezza e la conoscenza delle donne in relazione al seno denso, anche se vi sono alcune controversie e preoccupazioni sul fatto che la notifica di seno denso (così come viene formulata) non consideri altri importanti fattori di rischio per la neoplasia della mammella. Inoltre, la comunicazione potrebbe causare ansia in alcune donne e favorire modalità di screening supplementare (come ecografia e risonanza nei casi di seno denso), senza un chiaro beneficio in termini di riduzione della mortalità per cancro al seno (6).

 

La percezione del rischio di cancro al seno

Uno studio qualitativo pubblicato su JAMA Network Open (7) ha valutato la percezione delle donne rispetto ai rischi di cancro al seno, esaminando come esse valutano determinati rischi rispetto al rischio di densità del seno. Alle donne è stato chiesto di confrontare il rischio di densità del seno con altri 5 fattori di rischio (avere un parente di primo grado con neoplasia della mammella, essere in sovrappeso o obese, bere più di una bevanda alcolica al giorno, non avere avuto figli o aver subito una biopsia mammaria). 

Su tutte le donne intervistate, il 93% percepiva la storia familiare come il fattore di rischio più forte per neoplasia della mammella, con percezioni contrastanti per altri fattori di rischio o stili di vita.

Il 63% delle donne ha ritenuto che il sovrappeso o l'obesità rappresentassero un rischio maggiore rispetto alla densità del seno. Circa la metà delle donne riteneva la densità del seno essere un rischio maggiore rispetto al non avere figli (52%), bere più di una bevanda alcolica al giorno (53%) o aver subito una precedente biopsia mammaria (48%).

L'enfasi espressa sulla storia familiare può essere in parte il risultato il risalto dato da medici e media a fattori di rischio genetici e familiari. Nelle cure primarie, la storia familiare è spesso l'unico fattore di rischio che viene sottolineato dal medico per il counselling delle pazienti sul rischio di cancro al seno. Le donne intervistate hanno manifestato la necessità di avere indicazioni più precise su quali fattori di rischio sono suscettibili di intervento, un incentivo per i medici a sviluppare strategie efficaci per informare le donne sui loro fattori di rischio di neoplasia mammaria, compreso il seno denso.