Sempre più precoci le diagnosi di disforia di genere

  • Cristina Ferrario
  • Uniflash
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Tra il 2017 e il 2021 l’età media alla diagnosi di disforia di genere (GD) è scesa da 31 a 26 anni, ed è risultata più bassa tra le persone assegnate a sesso femminile alla nascita (AFAB) rispetto a quelle assegnate a sesso maschile alla nascita (AMAB). 

Lo si legge in una ricerca pubblicata su General Psychiatry, primo nome Ching-Fang Sun, psichiatra presso la Virginia-Tech Carilion School of Medicine, nella quale sono descritti i risultati di una revisione retrospettiva dei dati del TriNetX database Research Network condotta nell’aprile 2022.

“Si parla di disforia di genere nei casi in cui si osserva un distress persistente dovuto all’incongruenza tra il sesso assegnato alla nascita e l’identità di genere” spiegano gli autori, ricordando che gli studi sull’argomento sono limitati dal basso numero di soggetti coinvolti, da periodi di follow-up brevi e da utilizzo di dataset non aggiornati. 

Per ovviare a queste limitazioni, Sun e colleghi hanno portato avanti il loro studio basato su un database che contiene dati aggiornati di circa 66 milioni di persone (per l’80% statunitensi) da 49 organizzazioni sanitarie.  

 

La prevalenza sale, l’età scende

La popolazione inclusa nel recente studio comprendeva circa 42 milioni di persone, 66.078 delle quali identificate come soggetti con GD, per una prevalenza stimata della condizione pari a 0,0015. Come si legge nella lettera di ricerca, l’età media dei soggetti con GD era di 26 anni, contro i 34 della popolazione di studio generale, e le persone con GD erano con maggior probabilità AFAB, non ispaniche o di origine latina, e bianche. 

La prevalenza ha mostrato una crescita continua nel periodo 2017-2021, mentre l’età media alla diagnosi è passata dai 31,49 anni del 2017 al 26,27 anni nel 2021 (p<0,001). 

Dall’analisi sono inoltre emerse differenze in prevalenza ed età alla diagnosi tra AMAB e AFAB: il picco delle diagnosi di GD tra le persone AFAB si è verificato a 19 anni, mentre per quelle AMAB a 23. Inoltre, considerando tutto il periodo di studio, l’età media alla diagnosi di GD è stata di 27,47 anni (0,046) nelle persone AFAB e di 30,47 (0,055) in quelle AMAB (p<0,001). 

Più in dettaglio la prevalenza stimata di GD nelle persone AFAB è aumentata velocemente all’età di 11 anni, ha raggiunto il picco attorno ai 17–19 anni per poi scendere al di sotto dei valori osservati nelle persone AMAB ai 22 anni. Per le persone AMAB, invece, la prevalenza stimata di GD ha mostrato i primi incrementi attorno ai 13 anni e un picco a 23 anni, per poi scendere in modo graduale.

 

Alla base dei risultati

La disforia di genere è stata tradizionalmente definita come una condizione rara, con una prevalenza maggiore nei soggetti AMAB rispetto a quelli AFAB. “Studi più recenti hanno però messo in luce un trend in crescita nelle persone AFAB e una inversione del rapporto AMAB:AFAB” precisano Sun e colleghi, che nel loro studio hanno osservato un rapporto di 5:6 nel 2017 e di 5:7 nel 2021. 

Per quanto riguarda le differenze nelle età di massima prevalenza della diagnosi di GD tra AFAB e AMAB, gli autori suggeriscono che queste potrebbero essere legate alle differenze nei cambiamenti fisici e ormonali nei due sessi nel corso della pubertà. “L’arrivo della pubertà coincide con il momento nel quale i numeri di diagnosi di GD cominciano ad aumentare” spiegano gli autori, ipotizzando che l’aumento dei centri che si occupano di GD e a una maggiore accettazione delle diverse identità di genere possano aver contribuito all’incremento della prevalenza osservata nello studio. 

“Servono altre analisi per determinare la persistenza della diagnosi di GD. Le modifiche nell’identità di genere non dovrebbero essere considerate patologiche, data la fluidità di genere di alcune popolazioni. In altre parole, quella di GD non è una diagnosi permanente” concludono gli autori.