Sauna finlandese e rischio cardiovascolare
- Paolo Spriano
- Linee guida in pratica
La sauna è una pratica in uso fin dagli albori della storia dell’uomo. Il laconicum era la sala più calda delle antiche terme romane, il terzo ambiente dopo il tepidarium ed il calidarium. La sauna come è conosciuta oggi risale al XII secolo in Finlandia. La popolarità della sauna appare inossidabile nel tempo e oggi è potenziata da numerosi fattori, tra i quali la maggiore consapevolezza dei benefici per la salute e la tendenza generale al benessere.
La terapia termica passiva
La terapia termica passiva è caratterizzata dall'esposizione a un'elevata temperatura ambientale per un breve periodo. Sebbene esistano diversi tipi di termoterapia passiva, la più utilizzata e studiata fino ad oggi è la sauna finlandese. La tipica sauna calda e secca è caratterizzata da temperature elevate (da 80 a 100 °C), buona ventilazione e aria secca con un’umidità relativa variabile dal 10% al 20%. Una sessione di sauna può comportare brevi soggiorni da 5 a 20 minuti nella stanza della sauna con intervalli di raffreddamento che possono comportare il nuoto o docce fredde. La durata della permanenza nella sauna dipende dalla temperatura e dal comfort individuale.
Sauna e benefici di salute
Diversi studi osservazionali e interventistici suggeriscono un collegamento tra saune e benefici per la salute. Le prove a supporto delle sedute di sauna frequenti come fattore protettivo dimostrano che possono potenziare gli effetti benefici di altri fattori protettivi, come l'attività fisica e il fitness cardiorespiratorio (FCR). Una revisione ha cercato di riassumere le prove epidemiologiche e interventistiche disponibili che mettono in relazione gli effetti combinati della sauna finlandese e di altri fattori di rischio sugli esiti vascolari, inclusi i fenotipi cardiovascolari intermedi, gli esiti non vascolari e la mortalità (1).
Sauna e potenziamento di altri fattori benefici
La combinazione di frequenti saune e altri fattori protettivi dello stile di vita può conferire una maggiore protezione sugli esiti cardiovascolari rispetto a ciascuna modalità da sola. Alti livelli di FCR associati a frequenti sessioni di sauna hanno dimostrato una maggior protezione rispetto alle singole modalità sugli esiti di mortalità cardiovascolare e per tutte le cause (2).
In individui di mezza età con almeno un fattore di rischio cardiovascolare tradizionale, otto settimane di sessioni regolari di sauna combinate con l'esercizio hanno prodotto effetti benefici su: FCR, pressione arteriosa sistolica (PAS) e livelli di colesterolo totale rispetto al solo esercizio fisico; la riduzione media della PAS era di 8 mm Hg (3). Si tratta di una riduzione sostanziale e clinicamente importante, dato che l'esercizio fisico da solo è in grado di indurre riduzioni medie di PAS di circa 4 mm Hg. Inoltre, una riduzione di 2 mm Hg della PAS potrebbe ridurre la mortalità per ictus e cause vascolari rispettivamente del 10% e del 7%. Quindi, in soggetti con ipertensione, riduzioni della PAS da 5 a 7 mm Hg si traducono in una riduzione del rischio di CVD del 20-30% (1).
Sauna e mitigazione di fattori di rischio CV
L'esposizione frequente alla sauna può mitigare gli effetti negativi di altri fattori di rischio. Ci sono prove sulla relazione tra lo stato infiammatorio definito dai livelli di proteina C-reattiva (PCR), sauna e mortalità per tutte le cause, con un rischio di mortalità aumentato negli uomini con alti livelli di PCR (> 3 mg/L) e bassa frequenza sauna, ma il rischio è compensato negli uomini con alti livelli di PCR che fanno saune frequenti (4).
Negli uomini con ipertensione arteriosa, le saune frequenti mitigano l'aumento del rischio di mortalità cardiovascolare e per tutte le cause (1). Inoltre, frequenti saune compensano l'aumento del rischio di polmonite e BPCO in individui con situazione socio-economica bassa (5, 6).
Sauna e impatto sullo stato di salute
Le prove sulla capacità delle saune frequenti di aumentare gli effetti benefici di altri fattori protettivi, come l'attività fisica e l'allenamento fisico, suggeriscono che si tratti di una attività sinergica con questi fattori protettivi, che genera un effetto maggiore rispetto a ciascuna modalità da sola. Le risposte fisiologiche suscitate in un individuo da una sauna sono assimilabili a quelle prodotte da un'attività fisica di intensità moderata o elevata, così come i livelli di noradrenalina indotti dall'esposizione alla sauna sono simili a quelli indotti dalla massima attività fisica (1).
Rischi da sauna e loro prevenzione
Il profilo di sicurezza della sauna è ben documentato e la maggior parte delle persone, compresi i pazienti con una malattia cardiovascolare stabile, è in grado di tollerare una tipica sauna finlandese. Tuttavia si sa poco sui suoi potenziali rischi. Un recente studio retrospettivo su 200 tipi di lesioni rilevate in un periodo di 15 anni ha identificato le cause delle lesioni da sauna, le regioni del corpo colpite e ha formulato alcune raccomandazioni utili alla loro prevenzione (7).
Dai risultati si evince che la causa più comune di lesione da sauna era correlata a un episodio di scivolata/caduta (57,5%), seguita al secondo posto da un episodio di vertigine o sincope (30%); le ustioni erano solo l'1,5% di tutte le lesioni. L’analisi evidenzia come le lesioni alla testa e al viso siano state per lo più causate da vertigini/sincope (55,2% di tutte le lesioni alla testa e al viso), mentre uno scivolamento/caduta era la causa principale di lesioni di tutte le altre regioni del corpo, in particolare per tutte le lesioni di piede, mano, avambraccio e polso (7).
I capogiri/sincope sono stati spesso segnalati come conseguenza dell'abbandono della sauna a causa del caldo insopportabile. Questi pazienti potrebbero aver sofferto di disidratazione a causa di un'assunzione insufficiente di liquidi prima e dopo ogni seduta, e questo può portare non solo a vertigini e sincopi, ma potenzialmente anche a un minore controllo posturale con scivolamenti e cadute.
Le raccomandazioni di buon senso per coloro che si sottopongono a una sauna sono le seguenti: uso di pantofole antiscivolo; evitare qualsiasi bicchiere in vetro nella zona sauna; evitare il consumo di alcool, consumare una quantità di acqua sufficiente prima e dopo la seduta, anche in assenza di sete; non andare oltre il proprio limite o lasciare la sauna in modo improvviso (7).
In sintesi
Le prove sui benefici cardiovascolari e altri benefici della sauna per la salute sono coerenti e tali da far ipotizzare la sua promozione a un gruppo più ampio di popolazione. Tuttavia, nonostante la crescente evidenza sui benefici per la salute, gli studi clinici randomizzati (RCT) definitivi che ne valutano l'uso sono scarsi ma indispensabili per confermare quanto le prove epidemiologiche e interventistiche suggeriscono, ossia che la sauna regolare sia collegata in modo consistente a una serie di benefici e che abbia un impatto anche sulla durata della vita.
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