Sardegna, spesi 7,5 mln per recupero prestazioni post pandemia
- Univadis
- Attualità mediche
Cagliari, 7 apr. (Adnkronos Salute) - Oltre 160mila screening, 9.200 ricoveri ospedalieri e 64.500 prestazioni ambulatoriali. Sono questi, in sintesi, i volumi registrati in Sardegna dal piano di recupero delle prestazioni sanitarie rimaste inevase durante il periodo della pandemia da Covid-19, per una spesa, in relazione alle prestazioni erogate tra pubblico e privato, di circa 7,5 milioni di euro dei 13,6 milioni stanziati per questo scopo a favore della Regione Sardegna. Un piano di recupero che, secondo quanto stabilito dal decreto Milleproroghe a livello nazionale, è esteso per tutto il 2023.
"L'impatto del Covid sul sistema sanitario nazionale è stato un evento epocale e lo è stato in particolare sulla nostra sanità regionale, impoverita da una lunga stagione di tagli e blocco del turnover iniziati fin dal 2004 - afferma l'assessore regionale della Sanità, Carlo Doria - Nonostante la difficile situazione dettata soprattutto dalla carenza di specialisti, il piano di recupero delle prestazioni prosegue ed è andato avanti registrando, in alcuni casi, risultati superiori alle aspettative, come accaduto per i ricoveri dove, a fronte di 5.835 prestazioni stimate come recuperabili nel 2022, ne sono state recuperate quasi il doppio".
"Le risorse a disposizione del piano regionale non sono sparite - precisa l'assessore - sono state impiegate su tutto il territorio e continueranno a essere utilizzate fino a quando non sarà recuperata anche l'ultima visita rimasta indietro. Il tema dell'abbattimento delle liste d'attesa riguarda tutte le Regioni, una sfida che a livello nazionale non può essere persa e che rappresenta per noi una priorità assoluta che andrebbe affrontata con la massima compattezza e responsabilità da parte di tutti, soprattutto a livello politico e istituzionale, nellìinteresse dei cittadini. Dispiace, mentre si lavora con il massimo impegno per superare i problemi, registrare invece l'ennesima strumentalizzazione politica - osserva in merito alle polemiche sul tema - che ancora una volta arriva da chi ha lasciato in macerie il nostro sistema sanitario regionale".
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