Risultati incoraggianti per la terapia neoadiuvante con durvalumab più SBRT in uno studio preliminare
- Univadis
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Conclusioni
- La terapia neoadiuvante con durvalumab più radioterapia stereotassica corporea (stereotactic body radiotherapy, SBRT) ottiene risposte patologiche e radiografiche migliori rispetto alla terapia neoadiuvante con solo durvalumab nei pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) allo stadio iniziale resecabile.
Perché è importante
- La terapia che combina immunoterapia e SBRT potrebbe essere preferibile rispetto alla combinazione che prevede immunoterapia e chemioterapia a dose piena oppure chemioradioterapia, sebbene siano necessari ulteriori studi.
Disegno dello studio
- Sperimentazione di fase 2, randomizzata e controllata.
- 60 pazienti affetti da NSCLC in stadio I-IIIa, idonei alla resezione chirurgica con intento curativo, hanno ricevuto terapia neoadiuvante con solo durvalumab (n=30) oppure terapia neoadiuvante con durvalumab più SBRT (n=30).
- Finanziamento: AstraZeneca.
Risultati principali
- È stato sottoposto a resezione chirurgica l’87% dei pazienti in ciascun gruppo.
- I pazienti del gruppo in terapia combinata presentavano una probabilità significativamente maggiore di ottenere una risposta patologica maggiore (53,3% vs. 6,7%; OR=16,0; P<0,0001).
- Questa probabilità è rimasta maggiore anche dopo correzione per l’espressione del ligando 1 della proteina di morte cellulare programmata (OR corretto [adjusted OR, aOR]=12,6; P=0,0024).
- Per il gruppo in terapia combinata è stata inoltre riportata una risposta radiografica parziale migliore (46,7% vs. 3,3%; P=0,001).
- Tutti i pazienti nel gruppo in monoterapia per i quali è stata riferita una risposta patologica maggiore presentavano carcinoma a cellule squamose.
- Nei pazienti del gruppo in terapia combinata che hanno ottenuto una risposta patologica maggiore, per il 50% è stata riportata una risposta patologica completa.
- L’incidenza di eventi avversi di grado 3-4 è stata del 20% con la terapia combinata e del 17% con la monoterapia.
- Quelli più comuni sono stati iponatriemia (10% nel gruppo in monoterapia) e iperlipasemia (10% nel gruppo in terapia combinata).
Limiti
- Studio monocentrico, in aperto.
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