Riflettori puntati sull’intubazione nei pazienti critici
- Cristina Ferrario — Agenzia Zoe
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- In pazienti critici, gli eventi avversi peri-procedurali associati a intubazione tracheale sono risultati frequenti.
- L’instabilità cardiovascolare ha rappresentato l’evento avverso più frequente in seguito a intubazione.
- Per ridurre i rischi è importante che le procedure di intubazione in questi pazienti siano effettuate da medici esperti nella gestione delle vie aeree.
- Ketamina ed etomidato, raccomandati per il loro effetto emodinamico favorevole, sono stati usati raramente nella popolazione di studio, così come la capnografia per il monitoraggio standard durante l’intubazione.
Descrizione dello studio
- Lo studio di coorte prospettico INTUBE (International Observational Study to Understand the Impact and Best Practices of Airway Management in Critically Ill Patients) ha coinvolto pazienti critici sottoposti a intubazione tracheale in reparti di terapia intensiva, in pronto soccorso o in reparto.
- I 2.964 pazienti inclusi sono stati reclutati in 197 centri da 29 paesi nei 5 continenti.
- L’esito primario era l’incidenza di eventi avversi maggiori peri-procedurali entro 30 minuti dall’inizio della procedura di intubazione.
- Questo esito comprendeva la presenza di almeno un evento tra instabilità cardiovascolare, ipossiemia grave o arresto cardiaco.
- Gli esiti secondari includevano la mortalità in terapia intensiva.
- Fonte di finanziamento: Università Milano-Bicocca.
Risultati principali
- Nella popolazione dello studio, la principale ragione di intubazione è stata l’insufficienza respiratoria (52,3% dei pazienti), seguita da compromissione neurologica (30,5%) e instabilità cardiovascolare (9,4%).
- Il 45,2% dei pazienti è andato incontro ad almeno un evento avverso maggiore peri-intubazione.
- L’instabilità cardiovascolare è stato l’evento avverso più comune, osservata nel 42,6% di tutti i pazienti sottoposti a intubazione di emergenza, seguita da ipossiemia grave (9,3%) e arresto cardiaco (3,1%).
- La mortalità in terapia intensiva è stata del 32,8%.
Limiti dello studio
- Non è possibile escludere un bias di selezione legato ai pazienti e ai centri coinvolti e la presenza di fattori confondenti residui.
- Non è stato possibile avere accesso diretto ai dati relativi agli eventi avversi che sono stati auto-riferiti.
Perché è importante
- L’intubazione tracheale è una procedura ad alto rischio frequentemente praticata in pazienti critici.
- Sono pochi i dati disponibili sulla frequenza e la gravità degli eventi avversi che si verificano a livello peri-procedurale.
- La valutazione sistematica della pratica clinica e la presentazione di eventi avversi potrebbero rappresentare il punto di partenza per scegliere gli interventi ai quali dare priorità per ridurre il rischio.
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