RCC in stadio avanzato: la terapia di prima linea con nivolumab più ipilimumab migliora gli esiti

  • Albiges L & et al.
  • Eur Urol

  • Univadis
  • Notizie di oncologia
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Conclusioni

  • La terapia di prima linea con nivolumab più ipilimumab migliora gli esiti a lungo termine dei pazienti affetti da carcinoma a cellule renali (renal cell carcinoma, RCC) in stadio avanzato non sottoposti a pregressa nefrectomia rispetto a sunitinib.

Perché è importante

  • Sono disponibili dati limitati sull’efficacia dei nuovi regimi immunoterapici combinati in questi pazienti con prognosi infausta.

Disegno dello studio

  • Analisi esplorativa della sperimentazione di fase 3 CheckMate 214, nella quale il sottogruppo di pazienti (n=108) affetti da RCC in stadio avanzato non sottoposti inizialmente a nefrectomia è stato assegnato casualmente a nivolumab più ipilimumab o a sunitinib.
  • Finanziamento: Bristol Myers Squibb e Ono Pharmaceutical Company.

Risultati principali

  • Il follow-up minimo è stato di 4 anni.
  • La sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) mediana è risultata maggiore nel gruppo trattato con nivolumab più ipilimumab rispetto al gruppo trattato con sunitinib (26,1 vs. 14,3 mesi; HR=0,63; IC 95%m 0,40–1,00).
  • Non è stata osservata alcuna differenza significativa in termini di sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) tra i 2 trattamenti (HR=0,99; IC 95%, 0,59–1,70).
  • Il tasso di risposta oggettiva è risultato significativamente maggiore con nivolumab + ipilimumab rispetto a sunitinib (34% vs. 15%).
  • È stata ottenuta una riduzione ≥30% dei tumori renali bersaglio nel 35% dei pazienti trattati con nivolumab più ipilimumab rispetto al 20% di quelli trattati con sunitinib.
  • Il tasso di eventi avversi correlati al trattamento di grado 3–4 è risultato del 42% nel gruppo trattato con nivolumab più ipilimumab rispetto al 59% gruppo trattato con sunitinib

Limiti

  • Analisi post hoc.