Quanti cucchiaini di zucchero? Non più di sei

  • Elena Riboldi
  • Uniflash
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Un gruppo di ricercatori della Sichuan University (Chengdu, Cina) ha passato in rassegna il nutrito numero di articoli (ben 8.600) in cui si descrive quale tipo di ripercussioni sulla salute abbia il consumo di zuccheri. Dalla loro analisi risulta evidente che introdurre con la dieta elevate quantità di zuccheri ha effetti sfavorevoli, in particolare per quanto riguarda le malattie cardiometaboliche. Sulla base dei dati raccolti, gli autori dello studio, pubblicato sul British Medical Journal, raccomandano di limitare gli zuccheri aggiunti a sei cucchiaini al giorno e le bevande zuccherate a una lattina a settimana.

 

Conseguenze amare

Che indulgere troppo con gli zuccheri non sia salutare non è certo una scoperta. Il valore di questa nuova ricerca sta nel grosso sforzo fatto per creare una sintesi completa delle evidenze disponibili. L’eterogeneità di quanto pubblicato sul tema in termini di design degli studi, misurazioni e definizioni, ha infatti portato a conclusioni talvolta discordanti. I ricercatori cinesi hanno identificato 73 metanalisi sull’argomento – 67 di studi osservazionali e 6 di studi randomizzati controllati – e hanno poi condotto una metanalisi a ombrello. 

Da questa analisi risulta che il consumo di zuccheri si associa a numerose conseguenze sfavorevoli. Per quanto concerne metabolismo e sistema endocrino, è stata riscontrata un’associazione tra zuccheri e guadagno di peso, livelli alterati di colesterolo HDL e LDL, iperuricemia e gotta, accumulo di grassi nel fegato e nei muscoli, sindrome metabolica, diabete e obesità. Dal punto di vista cardiovascolare emerge un’associazione con coronaropatia, mortalità cardiovascolare, ipertensione, infarto del miocardio e ictus. Un elevato consumo di zuccheri risulta poi associato a un significativo aumento del rischio e mortalità per cancro in generale e a un aumentato rischio di carcinoma epatocellulare, tumore della mammella, della prostata e del pancreas. Gli effetti dannosi comprendono anche asma infantile, disturbi neuropsichiatrici (disturbo da deficit di attenzione e iperattività, depressione), problemi di densità ossea, carie ed erosione dentale.

Curiosamente i risultati dell’analisi statistica suggeriscono che in qualche raro caso gli zuccheri introdotti con la dieta abbiano effetti favorevoli sull’organismo. Nello specifico il consumo di bevande zuccherate risulta associato a un minor rischio di glioma e a livelli più bassi di colesterolo totale, mentre l’assunzione di saccarosio a una minore incidenza di diabete di tipo 2 e a una più bassa mortalità cardiovascolare. Gli autori dell’analisi sottolineano però che queste associazioni non sono supportate da evidenze forti e che vanno interpretate con cautela. Per la verità, la maggior parte degli studi inclusi nella metanalisi risulta di qualità bassa o molto bassa.

 

Frenare il consumo, specie nei più piccoli

“Le evidenze circa le associazioni dannose tra consumo di zuccheri con la dieta e cambiamenti nel peso corporeo (bevande zuccherate), accumulo di grasso ectopico (zuccheri aggiunti), obesità infantile (bevande zuccherate), coronaropatia (bevande zuccherate) e depressione (bevande zuccherate) sembrano essere più attendibili di quelle relative ad altri esiti – commentano gli autori della metanalisi – Le evidenze riguardo all’associazione tra consumo di zuccheri e cancro resta limitata, ma meritevole di ulteriori ricerche”.

Preoccupa la sempre crescente popolarità delle bevande zuccherate (sode, bibite, succhi di frutta, sport ed energy drink) che rappresentano la principale fonte di zuccheri aggiunti e possono contribuire in maniera importante alla quantità di calorie ingerite. Diverse organizzazioni nazionali e internazionali, inclusa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno già raccomandato di ridurre il consumo di zuccheri liberi o zuccheri aggiunti a meno del 10% dell’apporto energetico giornaliero. “In linea con le raccomandazioni di OMS, World Cancer Research Fund (WCRF) e l’American Institute for Cancer Research (AICR) raccomandiamo di ridurre il consumo di zuccheri liberi o zuccheri aggiunti a meno di 25 grammi (all’incirca 6 cucchiaini) al giorno e di limitare il consumo di bevande zuccherate a meno di una porzione (approssimativamente 200-355 ml) alla settimana” concludono Huang e colleghi, auspicando che vengano promossi interventi educativi e politiche volte a modificare le abitudini, in particolare quelle dei bambini e degli adolescenti.