Prevenire il diabete di tipo 2 con la dieta mediterranea
- Alessia De Chiara
- Notizie dalla letteratura
Messaggi chiave
- Lo studio suggerisce che i benefici della dieta mediterranea, la cui aderenza è stata valutata con un punteggio basato sulla misurazione di acidi grassi e carotenoidi circolanti, nella prevenzione primaria del diabete di tipo 2 (DT2) potrebbero essere maggiori di quanto emerso dagli studi osservazionali.
- Anche un piccolo aumento dell’aderenza a tale dieta potrebbe ridurre significativamente il burden del DT2 sulla popolazione europea.
Perché è importante
- Le ricerche che suggeriscono un’associazione tra l’aderenza alla dieta mediterranea e un minor rischio di DT2 si basano su informazioni riportate dai partecipanti, mentre l’uso di biomarcatori potrebbe permetterne una migliore valutazione.
- Lo studio mette in evidenza l’utilità di abbinare acidi grassi e carotenoidi circolanti in un biomarcatore composito della dieta mediterranea, ma in futuro potrebbe essere utile valutare altri biomarcatori nutrizionali.
- I risultati sono a sostegno dell’adozione da parte degli adulti in Europa occidentale di un’alimentazione simile a quella caratteristica della dieta mediterranea per la prevenzione del DT2.
Come è stato condotto lo studio
- L’aderenza alla dieta mediterranea è stata misurata mediante un punteggio basato su 5 carotenoidi nel sangue e 24 acidi grassi ricavato dal trial clinico randomizzato MedLey, con 128 partecipanti, che si era rivelato in grado di discriminare tra i 2 bracci di studio: quello randomizzato alla dieta mediterranea e quello che continuava a seguire l’alimentazione abituale.
- Il punteggio è stato applicato a uno studio osservazionale condotto in 8 paesi europei (EPIC-InterAct), includendo 22.202 partecipanti (di cui 9.453 con DT2) seguiti per 9,7 anni in media, al fine di valutarne l’associazione con l’incidenza della malattia.
Risultati principali
- In EPIC-InterAct, dopo aver aggiustato l’analisi per fattori medici, sociodemografici, stile di vita e adiposità, il punteggio è stato inversamente associato al DT2 incidente.
- Questa relazione è risultata più forte di quella riscontrata con l’aderenza alla dieta mediterranea auto-segnalata.
- Supponendo che il punteggio si associ causalmente al DT2 (dato non verificabile in questo studio), è stato calcolato che l’incidenza di tale malattia si ridurrebbe dell’11% con un aumento del punteggio del 10 percentile, e cioè se tra gli adulti ci fosse una maggiore aderenza alla dieta mediterranea.
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