Preparazione pre-operatoria: c’è spazio anche per l’esercizio

  • Cristina Ferrario
  • Uniflash
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Aggiungere un programma di allenamento a intervalli ad alta intensità (high intensity interval training; HIIT) alla preparazione pre-operatoria migliora la condizione cardio-respiratoria del paziente e riduce le complicanze post-intervento. 

Lo si legge sulla rivista JAMA Network Open dove sono stati pubblicati i risultati di una revisione della letteratura con successiva metanalisi incentrata proprio sull’associazione tra HIIT versus cure ospedaliere standard e fitness cardio-respiratoria (CRF) pre-operatoria ed esiti post- chirurgia. 

 

Focus sull’esercizio intenso

“Sono sempre più numerosi i dati a sostegno del fatto che la CRF può essere aumentata prima di un intervento chirurgico, migliorando gli esiti post-operatori” esordiscono gli autori guidati da Kari Clifford, della University of Otago di Dunedin (Nuova Zelanda). “Il recupero chirurgico richiede un incremento del consumo di ossigeno anche del 50% e i pazienti che non riescono a rispondere a questa più elevata richiesta di ossigeno sono a maggior rischio di complicanze dopo l’intervento” aggiungono, ricordando che serve un programma mirato per migliorare la CRF rapidamente nel breve periodo pre-operatorio. 

Da qui la scelta di un programma HIIT efficace nel migliorare questo parametro in poco tempo e che prevede la ripetizione di esercizi di attività aerobica ad alta intensità (80% della frequenza cardiaca massima) alternati ad altri di recupero attivo. 

La ricerca in diversi database ha portato a includere nella metanalisi 12 studi, per un totale di 832 pazienti per i quali era stata valutata l’associazione tra HIIT e CRF pre-intervento o esiti post-chirurgici. 

L’esito primario era il cambiamento nella CRF, misurata come il valore di ossigeno di picco o test di cammino in 6 minuti (6MWT). Tra gli esiti secondari le complicazioni post-operatorie, la lunghezza del ricovero ospedaliero e cambiamenti nella qualità di vita (QoL). 

 

Migliora la fitness, migliorano gli esiti

La metanalisi ha mostrato l’efficacia del programma di esercizio HIIT nel migliorare la CRF, ossia un aumento del Vo2 di picco di 2,59 mL/kg/min vs cure standard, pari a un miglioramento del 10% circa nella CRF. “L’eterogeneità metodologica negli interventi utilizzati nei diversi studi rappresenta un limite della nostra analisi" precisano gli autori. 

Anche gli esiti post-operatori sono migliorati con il programma HIIT pre-operatorio, con una riduzione significativa del 53% nelle complicazioni post-chirurgiche e una minima eterogeneità. Non significativi a livello statistico, ma comunque presenti, il miglioramento nella lunghezza del ricovero in ospedale (tre giorni in meno con HIIT) e della qualità di vita dal punto di vista dell’attività fisica e dei ruoli. 

“Un programma HIIT pre-operatorio mostra risultati promettenti e dovrebbe essere incluso nei programmi di preabilitazione, in preparazione all’intervento chirurgico” scrivono Clifford e colleghi che poi concludono: “La grande eterogeneità nella nostra analisi mostra le grandi differenze in questi programmi di training e supporta la necessità di ulteriori analisi per confermare l’efficacia del programma HIIT pre-operatorio”.