Povertà e sopravvivenza al tumore mammario in Francia
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Le donne francesi che vivono nelle aree più deprivate presentano una sopravvivenza peggiore del 25% rispetto a quelle che vivono nelle zone più abbienti.
- La sopravvivenza a 5 anni è dell’88,2% nelle aree più povere rispetto al 92,5% nelle aree più ricche, una differenza nella sopravvivenza di 4,3 punti percentuali.
- Le differenze sono massime in caso di malattia in stadi più avanzati alla diagnosi.
Perché è importante
- I risultati sono preoccupanti, perché l’accesso universale alle cure oncologiche vigente in Francia dovrebbe eliminare le differenze tra ricchi e poveri.
- I dati suggeriscono che le donne più povere ricevono una diagnosi in stadi più avanzati della malattia.
Disegno dello studio
- Sono state studiate donne con nuova diagnosi di tumore mammario (n=12.738) nel periodo dal 2008 al 2015 in 2 regioni della Francia, coperte dai Registri tumori di Loire-Atlantique e Vendée.
- Le aree deprivate (quintili 1–5, dove 5 corrisponde alle aree più povere) sono state misurate in base all’indice di deprivazione europeo francese.
- Esito primario: sopravvivenza al tumore mammario a 5 anni.
- Finanziamento: Institut National du Cancer francese, Ministère de la Santé francese; Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale.
Risultati principali
- Le donne residenti nelle aree più deprivate hanno evidenziato una sopravvivenza peggiore del 25% (IC 95%, da −3% a 62%) dopo la correzione in base allo stadio:
- la sopravvivenza netta a 5 anni è risultata dell’88,2% (IC 95%, 85,2%–90,5%) nel quintile più povero (quintile 5) e del 92,5% (IC 95%, 90,6%–93,9%) nel quintile meno povero (quintile 1).
- L’effetto è risultato simile in tutte le fasce di età.
- Lo stadio alla diagnosi ha esercitato un forte effetto, con un aumento della mortalità in eccesso in caso di malattia in uno stadio più avanzato al momento della diagnosi.
- Con lo stadio 1 alla diagnosi la differenza è risultata trascurabile, con il 99,4% di sopravvivenza netta a 5 anni nel quintile 1 e il 99,3% nel quintile 5.
- Con lo stadio 2 alla diagnosi la differenza è risultata trascurabile, con il 93,2% di sopravvivenza netta a 5 anni nel quintile 1 e il 91,2% nel quintile 5.
- Con lo stadio 3 alla diagnosi la differenza è risultata maggiore, con l’80,5% di sopravvivenza netta a 5 anni nel quintile 1 e il 72,7% nel quintile 5.
- Con lo stadio 4 alla diagnosi la differenza è risultata massima, con il 32,0% di sopravvivenza netta a 5 anni nel quintile 1 e il 22,8% nel quintile 5.
Limiti
- Studio con disegno osservazionale ed ecologico.
- I risultati potrebbero non essere necessariamente applicabili ad altri Paesi.
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