Paperelle, manopole e gelati: la scienza dei premi Ig Nobel

  • Daniela Ovadia — Agenzia Zoe
  • Attualità mediche
L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano L'accesso ai contenuti di questo sito è riservato agli operatori del settore sanitario italiano

di Stefano Orsenigo (specializzando in anestesia e rianimazione)

 

Quando si pensa al premio più prestigioso in ambito scientifico (e non solo), non si può che non pensare al premio Nobel. Come sappiamo, ogni anno vengono consegnati cinque di questi premi per quattro discipline scientifiche e uno per la pace.
A 121 anni dalla prima consegna, ben 962 "laureati" (il nome conferito a chi riceve il premio) sono ora possessori della medaglia d'oro con sopra il volto di Alfred Nobel.
Ma in tempi più recenti, a 90 anni di distanza dall'originale, è stato introdotto un premio meno conosciuto, il premio Ig Nobel: ogni anno vengono premiati dieci articoli scientifici che devono avere la caratteristica di "prima far ridere le persone, poi farle pensare".
Pur essendo chiaramento satirico, a partire dal nome stesso, l'Ig Nobel non è un fenomeno evanescente nato in rete. Il conferimento degli Ig Nobel viene presentato da premi Nobel in una ceriminonia che si tiene nel più prestigioso auditorium dell'Università di Harvard. Infine, il vincitore ha la possibilità di svolgere una conferenza presso il vicino Massachussets Institute of Technology.
I premi di quest'anno sono stati consegnati da poco e vi riporto almeno i migliori:
Alcuni ricercatori, tra Cina, Turchia, UK e US hanno dimostrato perché le paperelle si muovono in riga dietro alla madre: il movimento della madre genera un'onda d'acqua attraverso la quale le paperelle si muovono più facilmente. Il loro movimento a sua volta facilita quello delle paperelle che chiduono la fila.
Ingegneri giapponesi hanno invece vinto il premio scoprendo il metodo più efficiente per girare delle manopole di diverse grandezza utilizzando le dita, mentre sempre nel campo dell'ingegneria, gli svedesi hanno sviluppato un manichino per crash test a forma di alce.
È invece italiano lo studio che ha dimostrato matematicamente che la fortuna è più importante dell'intelligenza e del talento per avere successo. Lo studio fa in effetti notare che la distribuzione della fortuna non può che essere simmetrica attorno a una media, mentre l'80% delle persone sono povere e il 20% sono ricche.
Per concludere, il premio per la medicina: l'università di Varsavia ha dimostrato che il gelato è più efficace come crioterapia rispetto ai cubetti di ghiaccio nel trattare la mucosite orale, un effetto avverso tipico dopo il trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche.