Ospedale Lecce, 32 partorienti su 187 positivi a virus, neonati tutti negativi
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Lecce, 2 feb. (Adnkronos Salute) - Trentadue dei 187 parti avvenuti nel mese di gennaio nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, hanno coinvolto donne Covid positive. Nel nosocomio nascono oltre 2000 bimbi all'anno. I 32 neonati, alla nascita, sono risultati tutti negativi: "E un dato confortante da un punto di vista clinico e sanitario - commenta il direttore della Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia del Fazzi dottor Antonio Perrone - con cui vogliamo rassicurare le donne che dovessero contrarre il Covid durante la gravidanza. Consigliamo convintamente la vaccinazione dal secondo trimestre ma vogliamo anche dire che, qualora una donna in stato di gravidanza dovesse positivizzarsi, potrà affrontare il parto in totale serenità e sicurezza. Inoltre tra i 32 parti Covid, 7 sono avvenuti con taglio cesareo, segno anche questo di come, pur in presenza di positività, non ci siano grosse variazioni, con un tasso di cesarei in linea con le raccomandazioni ministeriali".
Da luglio 2021 il Vito Fazzi è hub di riferimento in provincia per i parti Covid, per offrire un'assistenza sanitaria adeguata alle donne incinte sospette o confermate Covid-19 e ai loro neonati e per ridurre al minimo il rischio di contagio. Due percorsi separati, sicuri e protetti, a tutela delle partorienti, degli operatori sanitari e delle altre degenti. Alcune donne, già consapevoli dell'infezione in corso, vengono indirizzate direttamente nel percorso Covid, altre scoprono di esserlo una volta arrivate in Ospedale, nel Pronto soccorso ostetrico del Reparto, dove all'arrivo vengono sottoposte a tampone molecolare e attendono l'esito in ‘un'area grigia’.
"La variante Omicron -ha commentato il direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo - ci ha fatto scoprire una particolare tipologia di pazienti, ovvero quelli positivi al virus ma asintomatici che necessitano però di ricovero ospedaliero presso vari reparti. Per alcuni di questi è possibile rimandare il ricovero attendendo la negativizzazione al virus, per altri la natura o la 'malattia' impongono un ricovero tempestivo. Alla luce di questo abbiamo deciso di insediare qui l'hub per le nascite Covid, perché il reparto di Ostetricia e Ginecologia può contare sulla Pediatria e sulla Terapia intensiva neonatale, anche Covid. Siamo quindi pronti a mettere in campo qualsiasi tipo di intervento -ha concluso- per poter far nascere in sicurezza i nostri bimbi".
Intanto la Puglia resta sempre in testa alla classifica nazionale per la vaccinazione della fascia 5-11 anni, con il 48,8%, 16,7 punti sopra la media nazionale che invece è del 32,1%. Il 24% della fascia in età pediatrica ha già ricevuto la seconda dose.La terza dose/richiamo per l’intera popolazione pugliese dai 12 anni in su sale come copertura al 66% (+4,1% della media nazionale).In Puglia, inoltre, dall’annuncio dell’obbligo vaccinale per gli over 50 sono state effettuate 20mila prime dosi per questa fascia. I vaccinati over 50 sono 1.667.540, su un totale di 1.788.776. Sono invece 121.236 gli over 50 non ancora vaccinati (dato riferito al 31.01.2022).
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