Omceo Roma, 'sì test ingresso Facoltà ma a numero programmato'
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Milano, 7 set. (Adnkronos Salute) - "Dico no al numero chiuso a Medicina, ma dico sì al numero programmato", perché "per come è organizzata al suo interno aprire a tutti la Facoltà di Medicina" abolendo il test d'ingresso "non è oggi possibile. Gli atenei, infatti, non sarebbero in grado di garantire una formazione adeguata a causa del numero eccessivo degli iscritti. Diventerebbe davvero un grande problema". Così il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, si inserisce nel dibattito in corso sull'accesso al corso di laurea.
"Ogni anno - ricorda in una nota - si presentano in media in 60mila ai test per entrare a Medicina, anche se i posti sono molti di meno. Ovviamente, se dessimo ogni anno il via libera a 60mila nuove persone, le università sarebbero davvero troppo affollate" e "non ci sarebbero aule e professori pronti a dare quella preparazione per cui i medici italiani sono famosi. Anzi, posso dire che i medici italiani sono quelli più preparati in assoluto al mondo". Per questo "lo ribadisco: credo che la cosa migliore sarebbe un accesso programmato, perché l'unico problema di questo Paese è che non si programma mai".
"Ogni volta, infatti - osserva Magi - i numeri sono il risultato di una lunga mediazione tra le parti, ma poi non corrispondono a quelle che sono le necessità. E questo è avvenuto soprattutto con le specializzazioni e con l'imbuto formativo che abbiamo avuto per anni e che in realtà abbiamo ancora. Perché è vero che oggi i nuovi laureati hanno maggiore facilità a entrare nelle Scuole di specializzazione, ma ricordiamo che in Italia in questo momento abbiamo circa 200mila medici che non sono specialisti".
Secondo il presidente di Omceo Roma, dunque, il problema più grande sta nella programmazione. "La programmazione deve essere reale - ammonisce - e di volta in volta, rispetto alle esigenze, dobbiamo decidere quanti sono i medici che servono in realtà sul territorio nazionale e quanti poi ne dobbiamo specializzare".
Quanto poi agli argomenti del test di Medicina, "ritengo innanzitutto che i contenuti dovrebbero essere psicoattitudinali e di cultura generale. Molto spesso sarebbe utile verificare come una persona, un possibile futuro medico, intenda rapportarsi con il prossimo", precisa Magi che conclude: "Per un medico è fondamentale l'empatia, la capacità di comunicare, la capacità di ascoltare. Tutte cose estremamente utili per realizzare quell'equilibrio necessario per poter fare questo delicato lavoro".
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