NSCLC squamoso in stadio avanzato: scarsa sopravvivenza nel mondo reale in caso di mutazioni di NFE2L2 e/o KEAP1

  • Wu Y & al.
  • Clin Lung Can

  • Univadis
  • Notizie di oncologia
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Conclusioni

  • I pazienti con mutazioni di NFE2L2 e/o KEAP1 rappresentano il 31,6% di tutti i casi di tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) a cellule squamose in stadio avanzato.
  • Questi pazienti presentano una sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) nel mondo reale peggiore (rispetto ai pazienti con geni wild-type) dopo la terapia di prima linea.

Perché è importante

  • I risultati sottolineano la necessità di terapie mirate in base al genotipo, che attualmente non esistono.
  • Le mutazioni di NFE2L2 e/o KEAP1 provocano una segnalazione persistente attraverso una via specifica che produce una maggiore proliferazione cellulare, contribuisce alla cancerogenesi e promuove la chemioresistenza nelle cellule tumorali.

Disegno dello studio

  • Studio di coorte, retrospettivo di 703 pazienti affetti da NSCLC a cellule squamose in stadio avanzato di un database clinico-genomico anonimizzato statunitense, al quale afferiscono 280 cliniche, nel periodo tra il 2011 e il 2018.
  • Finanziamento: Takeda Development Center Americas, Inc.

Risultati principali

  • Il 31,6% dei pazienti presentava mutazioni di NFE2L2 e/o di KEAP1.
  • I trattamenti di prima e di seconda linea più frequenti sono risultati chemioterapie a base di platino e terapie anti-proteina di morte cellulare programmata 1 (programmed cell death-1, PD-1)/ligando della proteina di morte cellulare programmata 1 (programmed cell death-ligand 1, PD-L1), indipendentemente dallo stato mutazionale.
  • La terapia di terza linea differiva a seconda dello stato mutazionale.
  • I pazienti con mutazioni di NFE2L2 e/o KEAP1 hanno evidenziato una PFS nel mondo reale più breve dopo la terapia di prima linea (4,54 vs. 6,25 mesi con malattia wild-type; P=0,0027), ma non dopo la terapia di seconda o terza linea.
  • I pazienti con mutazioni di NFE2L2 e/o KEAP1 hanno evidenziato una sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) mediana non significativamente più breve (13,59 vs. 17,37 mesi; P=0,4105).
  • Non sono state osservate differenze in termini di sopravvivenza nei pazienti con mutazioni di NFE2L2 e/o KEAP1 che hanno ricevuto terapie di prima linea anti-PD-1/PD-L1 rispetto ad altre terapie.

Limiti

  • Disegno retrospettivo osservazionale.
  • Studio basato sull’esame delle cartelle cliniche.