Conclusioni
- I pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) oligometastatico che ricevono pembrolizumab dopo la terapia ablativa locale (local ablative therapy, LAT) ottengono una sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) quasi 3 volte maggiore rispetto alla PFS riportata in studi precedenti della sola LAT.
Perché è importante
- Si tratta del primo studio a dimostrare esiti migliori con immunoterapia dopo la LAT nell’NSCLC oligometastatico.
- È in programma una sperimentazione multicentrica randomizzata della LAT con/senza pembrolizumab.
Disegno dello studio
- Sperimentazione di fase 2.
- Quarantacinque pazienti con NSCLC oligometastatico alla diagnosi hanno ricevuto pembrolizumab 4–12 settimane dopo il trattamento con LAT (chirurgia, chemioradioterapia, radioterapia stereotassica e/o ablazione interventistica).
- Follow-up mediano di 25,0 mesi.
- Finanziamento: Merck & Co., Inc., Kenilworth, NJ, USA; Abramson Cancer Center.
Risultati principali
- La PFS mediana dall’inizio della LAT (PFS-L) era significativamente maggiore rispetto a quella osservata negli studi precedenti (19,1 vs. 6,6 mesi; P=0,005).
- La PFS mediana dall’inizio della terapia con pembrolizumab (PFS-P) era di 18,7 mesi.
- La sopravvivenza complessiva (overall survival, OS) era del 90,9% a 1 anno e del 77,5% a 2 anni.
- Ventitré pazienti hanno subito progressione della malattia.
- Solo 1 paziente ha riferito un evento avverso di grado 4 (polmonite).
- Nessuna associazione tra PFS-L e stato per PD-L1 o CD8.
- Non è stata riportata alcuna diminuzione della qualità della vita.
Limiti
- Studio monocentrico, a gruppo singolo.
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