NSCLC: la combinazione immunoterapica tiragolumab + atezolizumab si dimostra promettente nella sperimentazione di fase 2 CITYSCAPE
- Cho BC & al.
- Lancet Oncol
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- La terapia di prima linea con la combinazione immunoterapica tiragolumab (un nuovo agente anti-TIGIT che inibisce il checkpoint immunitario) più atezolizumab evidenzia un miglioramento più consistente del tasso di risposta obiettiva (objective response rate, ORR) e della sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) rispetto al placebo più atezolizumab nel tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) recidivante o metastatico positivo per il ligando 1 della proteina di morte cellulare programmata (programmed cell death-ligand 1, PD-L1).
Perché è importante
- La prima sperimentazione di tiragolumab + atezolizumab per qualsiasi tumore in stadio avanzato o metastatico.
Disegno dello studio
- Sperimentazione di fase 2, randomizzata, in doppio cieco, controllata con placebo CITYSCAPE, condotta presso 41 cliniche in Europa, Asia e Stati Uniti (n=135) sull’NSCLC recidivante o metastatico, PD-L1-positivo (punteggio percentuale tumorale ≥1%), naïve alla chemioterapia (senza alterazioni dell’EGFR o di ALK).
- I pazienti sono stati assegnati casualmente a ricevere tiragolumab (600 mg) più atezolizumab (1.200 mg) o a placebo più atezolizumab per via endovenosa una volta ogni 3 settimane.
- Esiti coprimari: ORR, PFS.
- Finanziamento: F. Hoffmann-La Roche; Genentech.
Risultati principali
- Follow-up mediano di 5,9 mesi.
- Il gruppo trattato con tiragolumab ha evidenziato, rispetto al gruppo placebo, maggiori:
- ORR (rispettivamente 31,3% e 16,2%; P=0,031);
- PFS mediana (rispettivamente 5,4 mesi e 3,6 mesi; HR stratificato: 0,57; P=0,015);
- eventi avversi correlati al trattamento gravi (rispettivamente 21% e 18%).
- L’evento avverso correlato al trattamento di grado ≥3 più comune è stato l’aumento della lipasi, 9% nel gruppo trattato con tiragolumab rispetto a 3% nel gruppo placebo.
- Si sono verificati 2 decessi correlati al trattamento nel gruppo trattato con tiragolumab, per piressia e infezione, rispetto a nessuno nel gruppo placebo.
Limiti
- Lo studio non aveva una potenza sufficiente per identificare tutti i miglioramenti potenzialmente clinicamente significativi di ORR e PFS.
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