NSCLC in stadio III: nuove combinazioni immunoterapiche aumentano ORR e PFS nella sperimentazione di fase 2 COAST

  • Herbst RS & al.
  • J Clin Oncol

  • Univadis
  • Notizie di oncologia
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Conclusioni

  • Secondo un’analisi ad interim della sperimentazione di fase 2 COAST, il trattamento con durvalumab in combinazione con oleclumab o monalizumab, 2 nuove immunoterapie, aumenta il tasso di risposta obiettiva (objective response rate, ORR) e la sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) dei pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) non resecabile in stadio III trattati precedentemente con chemioradioterapia concomitante (concurrent chemoradiotherapy, cCRT) rispetto a durvalumab in monoterapia.
  • La sicurezza risulta simile in tutti i 3 gruppi di trattamento.

Perché è importante

  • La prima sperimentazione di fase 2 a riportare esiti migliori con nuove combinazioni immunoterapiche nell’NSCLC in stadio III non resecabile.
  • I risultati giustificano una sperimentazione di fase 3.

Disegno dello studio

  • Sperimentazione di fase 2 (n=189) con assegnazione casuale a 1 di 3 gruppi: durvalumab in monoterapia, durvalumab più oleclumab o durvalumab più monalizumab.
  • Entrambi i gruppi trattati con immunoterapia erano stati sottoposti a cCRT 1–42 giorni prima e non hanno evidenziato progressione della malattia.
  • Esiti primari: ORR valutato dallo sperimentatore, confermato mediante diagnostica per immagini; PFS.
  • Finanziamento: AstraZeneca.

Risultati principali

  • Il follow-up mediano è stato di 11,5 mesi.
  • L’ORR è risultato più elevato con durvalumab + oleclumab (30,0%; IC 95%, 18,8%–43,2%) e durvalumab + monalizumab (35,5%; IC 95%, 23,7%–48,7%) rispetto a durvalumab in monoterapia (17,9%; IC 95%, 9,6%–29,2%).
  • La PFS è risultata più lunga con durvalumab + oleclumab (HR=0,44; IC 95%, 0,26–0,75) e durvalumab + monalizumab (HR=0,42; IC 95%, 0,24–0,72) rispetto a durvalumab in monoterapia.
  • La PFS a 12 mesi è risultata maggiore con durvalumab + oleclumab (62,6%; IC 95%, 48,1%–74,2%) e durvalumab + monalizumab (72,7%; IC 95%, 58,8%–82,6%) rispetto a durvalumab in monoterapia (33,9%; IC 95%, 21,2%–47,1%).
  • È stata osservata un’incidenza simile di eventi avversi emergenti dal trattamento di grado ≥3 per tutte le cause: rispettivamente 40,7%, 27,9% e 39,4%.

Limiti

  • Disegno in aperto.