NSCLC in stadio avanzato con riarrangiamenti di ALK e ROS1: gli anticoagulanti sono legati a esiti peggiori nello studio PROFILE 1001
- Ng TL & al.
- Cancer Med
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Nei pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) in stadio avanzato con riarrangiamenti di ALK e ROS1 che ricevono terapia mirata a base di crizotinib, l’uso di anticoagulanti è associato a una peggiore sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) e a un peggior tasso di risposta obiettiva (objective response rate, ORR).
Perché è importante
- Era già noto in precedenza che l’NSCLC in stadio avanzato con riarrangiamenti di ROS1 e ALK è associato a un aumento del rischio tromboembolico.
- Questi risultati suggeriscono che la terapia mirata è meno efficace nei pazienti trattati con anticoagulanti (un possibile surrogato del tromboembolismo).
Disegno dello studio
- Analisi retrospettiva di pazienti affetti da NSCLC in stadio avanzato con riarrangiamenti di ROS1 e ALK (n=206) trattati con crizotinib in una sperimentazione multicentrica di fase 1 (PROFILE 1001).
- Esiti primari: PFS e ORR dei pazienti che assumevano (rispetto a non assumevano) anticoagulanti.
- Finanziamento: Pfizer.
Risultati principali
- Il 64,1%–75% dei pazienti assumeva terapia anticoagulante (tipicamente eparina a basso peso molecolare) prima o durante la sperimentazione.
- Nel gruppo con riarrangiamenti di ROS1:
- la PFS mediana è risultata inferiore con terapia anticoagulante rispetto a senza, rispettivamente 5,1 mesi (IC 95% 4,4–14,4 mesi) e 29,0 mesi (IC 95% 16,5–48,8 mesi);
- l’ORR è risultato peggiore con terapia anticoagulante rispetto a senza, rispettivamente 41,7% (IC 95% 15,2%–72,3%) e 80,5% (IC 95% 65,1%–91,2%).
- Nel gruppo con riarrangiamenti di ALK:
- la PFS mediana è risultata inferiore con terapia anticoagulante rispetto a senza, rispettivamente 7,1 mesi (IC 95% 5,4–7,7 mesi) e 12,0 mesi (IC 95% 9,4–18,3 mesi);
- l’ORR è risultato peggiore con terapia anticoagulante rispetto a senza, rispettivamente 41% (IC 95% 25,6%–57,9%) e 74,3% (IC 95% 65,3%–82,1%).
Limiti
- Analisi retrospettiva.
- Numero ridotto di pazienti.
- I motivi alla base della terapia anticoagulante erano sconosciuti.
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