NSCLC in stadio avanzato con PD-L1 ≥50%: gli ICI più chemioterapia sono i trattamenti migliori secondo una metanalisi a rete
- He M & al.
- Cancer Immunol Immunother
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Una metanalisi a rete indica che gli inibitori del checkpoint immunitario (immune checkpoint inhibitor, ICI) più chemioterapia sono le terapie di prima linea migliori per il tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) in stadio avanzato con livelli di espressione del ligando 1 della proteina di morte cellulare programmata (programmed cell death-ligand 1, PD-L1) ≥50% in base alla sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) e al tasso di risposta obiettiva (objective response rate, ORR), ma non in base alla sopravvivenza complessiva (overall survival, OS).
- Il beneficio in termini di OS è stato maggiore per gli ICI usati come singolo agente.
Perché è importante
- I medici devono affrontare scelte complesse nella selezione dei migliori trattamenti di prima linea per l’NSCLC in stadio avanzato con PD-L1 ≥50%.
Disegno dello studio
- Revisione sistematica e metanalisi a rete di 14 studi con 3.448 pazienti dopo una revisione di PubMed, Embase, Cochrane Library e Clinicaltrials.gov.
- La metanalisi a rete ha riportato le probabilità cumulative visualizzate mediante la superficie sotto le curve di classificazione cumulativa (surface under the cumulative ranking curve, SUCRA).
- Finanziamento: nessuno rivelato.
Risultati principali
- PFS e ORR:
- i migliori trattamenti (rispetto alla sola chemioterapia) sono risultati sintilimab-chemioterapia (HR=0,31; IC 95%, 0,20–0,49; SUCRA 52%) e pembrolizumab-chemioterapia (OR=4,2; IC 95%, 2,6–6,7; SUCRA 57%).
- OS:
- il trattamento migliore rispetto alla chemioterapia è risultato cemiplimab (HR=0,57; IC 95%, 0,43–0,77; SUCRA 31,1%), seguito da atezolizumab (HR=0,59; IC 95%, 0,40–0,87; SUCRA non visibile) e pembrolizumab-chemioterapia (HR=0,60; IC 95%, 0,43–0,83; SUCRA non visibile).
- Sottogruppo di NSCLC squamoso e non squamoso:
- PFS, il trattamento migliore è risultato sintilimab-chemioterapia (rispetto alla chemioterapia; HR=0,31; IC 95%, 0,20–0,49).
- OS, i migliori trattamenti sono risultati cemiplimab (rispetto alla chemioterapia; HR=0,48; IC 95%, 0,30–0,77) e atezolizumab-chemioterapia (HR=0,48; IC 95%, 0,29–0,80).
- Camrelizumab ha causato il numero maggiore di eventi avversi correlati al trattamento di grado 3–5.
Limiti
- Eterogeneità tra gli studi.
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