Milano-Bicocca, al via Master Medical humanities e Narrazione in medicina

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Roma, 8 feb. (Adnkronos Salute) - Professionisti sanitari che uniscano, in modo complementare, solide competenze di cura alla capacità di costruire relazioni empatiche con pazienti e famigliari. Con questo obiettivo parte il nuovo Master di primo livello in 'Medical humanities e Narrazione in medicina' dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, ideato e diretto dalle professoresse Micaela Castiglioni (Dipartimento di Scienze della formazione), Cristina Riva Crugnola (Dipartimento di Psicologia) e Maria Grazia Strepparava (Scuola di Medicina e Chirurgia). Le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 11 aprile. Le lezioni si svolgeranno dal 26 maggio 2023 al 25 maggio 2024. Per informazioni, consultare la pagina dedicata al master del Settore Alta formazione di Milano-Bicocca.

Il master - si legge in una nota dell'ateneo - è in collaborazione con Scuola Holden, Accademia di Belle arti di Brera, Teatro Officina, Ospedale San Gerardo di Monza e associazioni Salute allo specchio (Ospedale San Raffaele), Medicinema Italia (Ospedale Niguarda) e Una mano alla vita. Obiettivo del progetto: offrire al professionista una formazione multidisciplinare, per operare in un contesto di cura sempre più complesso e con strumenti innovativi.

"Nell'ambito della disciplina psicologica - afferma Riva Crugnola, docente di Psicologia dinamica - il master approfondirà la conoscenza degli aspetti relazionali ed emotivi implicati nella relazione di cura, permettendo ai partecipanti di acquisire la capacità di riflettere e tenere in mente aspetti dell'esperienza soggettiva dei propri assistiti inerenti a condizioni di vulnerabilità e fragilità, insieme a quelli della propria stessa esperienza, confrontata con tali condizioni. Una competenza, quest'ultima, che si è rilevata significativa nel facilitare la comunicazione e la relazione terapeutica sia nell'ambito della prevenzione e della promozione della salute che della cura delle patologie acute e croniche".

"Quando faccio formazione ai professionisti sanitari e chiedo loro se ravvisano una dimensione educativa nel loro lavoro, rilevo una sorta di spiazzamento - spiega Castiglioni, docente di Educazione degli adulti e degli anziani - Eppure, parole come 'educazione terapeutica', 'educazione alla salute', 'prevenzione', chiamano in causa lo sguardo pedagogico-educativo. Il master, pertanto, offre l'occasione di sperimentare pratiche e linguaggi, anche simbolici, per potenziare nel professionista modalità di pensiero e d'azione dinamiche, flessibili e contestualizzate, indispensabili per una relazione di cura efficace dentro cui si situa la possibilità di un'adesione terapeutica altrettanto efficace".

"Lo sviluppo tecnologico - conclude Strepparava, docente di Psicologia clinica - e la riorganizzazione del sistema delle cure intorno al territorio e alle cure di prossimità, richiedono ai professionisti della salute di affinare la loro sensibilità umana per una sempre migliore comprensione delle 'ragioni' delle persone assistite. Questo master contribuisce all'acquisizione di una prospettiva centrata sulle persone assistite, sulla comunicazione e la relazione nei diversi ambienti della cura".