Melanoma o NSCLC in stadio avanzato: inibitori del checkpoint immunitario per gli ottuagenari?
- Univadis
- Notizie di oncologia
Conclusioni
- Una coorte retrospettiva indica che i pazienti di età ≥80 anni presentano esiti in termini di sopravvivenza e di sicurezza ragionevolmente buoni con gli inibitori del checkpoint immunitario (immune checkpoint inhibitor, ICI) per melanoma o tumore polmonare non a piccole cellule (non-small cell lung cancer, NSCLC) in stadio avanzato, ma il 18,5% interrompe il trattamento a causa di tossicità di grado 3–4.
Perché è importante
- Il primo studio nel mondo reale su sicurezza ed efficacia degli ICI espressamente in pazienti di età ≥80 anni.
- Gli autori dello studio raccomandano favorevolmente il trattamento degli ottuagenari con ICI, purché venga condotta una valutazione geriatrica prima del trattamento e durante il trattamento.
Disegno dello studio
- Coorte retrospettiva di 82 pazienti di età ≥80 anni affetti da melanoma in stadio avanzato o NSCLC in stadio avanzato in cura presso 14 istituti in Bretagna, Francia (periodo 2014–2017).
- Esito primario: sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS).
- Esiti secondari: sopravvivenza complessiva (overall survival, OS), profilo di sicurezza secondo i Criteri terminologici comuni per gli eventi avversi (Common Terminology Criteria for Adverse Events, CTCAE) versione 5.0, inclusi gli eventi avversi immuno-correlati (immune-related adverse event, IRAE).
- Finanziamento: non rivelato.
Risultati principali
- 45 pazienti avevano melanoma; 36 NSCLC.
- Il follow-up mediano è stato di 12,6 mesi.
- Gli ICI più comuni erano nivolumab e pembrolizumab.
- Efficacia nell’NSCLC
- PFS mediana di 2,3 mesi (IC 95%, 1,8–6,1 mesi).
- OS mediana di 8,8 mesi (IC 95%, 5,5–18,1 mesi).
- Efficacia nel melanoma
- PFS mediana di 10,2 mesi (IC 95%, 4,5–20,0 mesi).
- OS mediana di 24,5 mesi (IC 95%, 14,1 mesi–non raggiunta).
- Il 96,2% dei decessi è stato causato da progressione della malattia.
- Un indice di massa corporea (body mass index, BMI) più elevato (HR=0,85; IC 95%, 0,74–0,98) e livelli più alti di albumina (HR=0,87; IC 95%, 0,78–0,96) sono risultati associati in modo indipendente a una OS migliore.
- Il 42% dei pazienti ha sviluppato IRAE di qualsiasi grado.
- Gli IRAE di qualsiasi grado più comuni sono risultati:
- tossicità cutanea (11,1%);
- diarrea (9,9%);
- fatica (9,9%);
- polmonite (6,2%);
- disfunzione tiroidea (4,9%).
- Il 18,5% dei pazienti ha sviluppato IRAE di grado 3–4 che hanno provocato l’interruzione del trattamento: il 16,7% nel gruppo con NSCLC e il 20% nel gruppo con melanoma.
- Un paziente nel gruppo con melanoma è deceduto a causa di tossicità polmonare indotta dagli ICI.
Limiti
- Disegno osservazionale, retrospettivo, non interventistico.
- Numero ridotto di pazienti.
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