Medici Fismu, 'sbagliato scaricare test per scuole su medici famiglia'

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Roma, 24 ago. (Adnkronos Salute) - "Sbagliato scaricare i test sierologici per il personale delle scuole sui medici di famiglia. Serve anche potenziare i controlli a scuola assumendo i molti giovani medici precari". Lo ribadisce Francesco Esposito, segretario generale della Federazione italiana sindacale medici uniti (Fismu) che contesta l’accordo del Governo con alcuni sindacati per la realizzazione dei test negli ambulatori di medicina generale e chiede al ministro della Salute, Roberto Speranza, "spazi appositi per i test, assunzioni di giovani medici, ora precari, per potenziare il territorio, cioè vaccinazioni, prevenzione, epidemiologia, medicina scolastica".

Esposito sottolinea come in "parecchie regioni sulla base di un accordo sindacale, poi 'ritrattato' da alcuni firmatari, si stanno inviando ordinanze che, di fatto, obbligano i medici di medicina generale (di famiglia) ad effettuare i test sierologici per il personale scolastico. Un serio errore e un pasticcio".

Innanzitutto, continua Esposito, "non si riesce a capire se l'adesione è davvero volontaria. Da più parti, lungo la penisola, si stanno sollevando dubbi sulla fattibilità dei test: dove esistono le forme associate Uccp, Aft, Case della Salute o altro l’esecuzione può non presentare particolari criticità, ma negli studi classici, individuali, invece le problematiche sono notevoli. È bene ricordare che nel recente passato le misure anti Covid hanno, di fatto, limitato l'accesso negli ambulatori con regole rigide".

"Facendo tesoro dell’esperienza di marzo/aprile - aggiunge il leader sindacale - sarebbe opportuno che il personale scolastico avesse un accesso dedicato e differenziato rispetto al normale orario e sarebbe il caso che il ministero vagliasse tra le ipotesi quella di utilizzare le Usca per fare i test o locali dedicati nelle scuole. Abbiamo già pagato un tributo pesante anche in termine di vittime, le istituzioni riflettano prima di ripetere i tragici errori del passato".

Esposito insiste, infine, nel ricordare a Governo e Regioni che serve una "nuova e moderna visione della sanità pubblica".

"I medici di famiglia - conclude - sono stati e saranno come sempre in prima linea nella tutela dei pazienti ma devono continuare a dare l’assistenza primaria, un servizio di importanza strategica in questa fase, soprattutto per le persone più anziane, con cronicità. Non possono e non devono diventare un laboratorio di test e analisi".