Medici famiglia, 'incidenza influenza ai livelli di gennaio ma vaccinazione a rilento'

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Roma, 22 nov. (Adnkronos Salute) - Attenzione all'influenza, l'epidemia è già ai livelli di gennaio, in anticipo di 2 mesi, mentre la campagna vaccinale procede a rilento. Questo l'allarme lanciato dai medici di famiglia della Simg, dal 39.esimo congresso della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, a Firenze dal 24 al 26 novembre, ma già in corso online.

"Sarà un'epidemia impegnativa: i numeri attuali mostrano che siamo già sul livello della fase avanzata rispetto all'influenza dello scorso anno. Dobbiamo proteggere la popolazione fragile estendendo la campagna vaccinale, rivolgendoci soprattutto alle persone fragili che corrono i maggiori rischi", sottolinea Alessandro Rossi, responsabile Area malattie infettive Simg. "Oggi siamo a un livello di incidenza che solitamente si riscontra intorno alla prima settimana di gennaio: siamo in anticipo di quasi 2 mesi - gli fa eco Paolo Bonanni, componente del gruppo 'Vaccini e politiche vaccinali' della Siti che ha partecipato a una recente sessione del congresso Simg - Questo non significa che si debba avere un andamento simile a quello che si avrebbe a gennaio, ma è comunque un motivo di allarme, e rappresenta un invito a procedere con le vaccinazioni quanto prima. In questa prima fase - segnala - abbiamo riscontrato una lentezza nelle adesioni".

I dati dell'influenza in queste prime settimane di novembre "indicano un tasso di incidenza salito già al 6,6 per mille abitanti - prosegue Bonanni - con picchi di 19,6 per mille nella popolazione pediatrica da 0 a 5 anni, che è quella più colpita e fa da principale fonte di diffusione dell'infezione nella popolazione. Le previsioni non lasciano ben sperare: non solo la curva epidemica ha già iniziato a salire in maniera importante, ma a causa della limitata circolazione negli ultimi due anni la diffusione potrebbe essere superiore rispetto agli anni pre-pandemii - avverte - mentre l'abbandono delle misure di distanziamento potrebbe favorire la diffusione di tutte le infezioni alle vie respiratorie, come influenza, Covid-19, virus respiratorio sinciziale”.

"I casi che abbiamo riscontrato noi medici di famiglia sono numerosi, soprattutto nella popolazione giovanile e nei bambini - riferisce Rossi - I primi segnali ci portano a supporre con ragionevolezza che sarà un'epidemia impegnativa, dobbiamo pertanto impegnarci a proteggere la popolazione fragile estendendo la campagna vaccinale, rivolgendoci soprattutto a over 65, a chi è affetto da co-morbosità e ai soggetti immunocompromessi, che possono avere conseguenze su ospedalizzazioni e decessi. Dobbiamo attrezzare gli ambulatori, somministrare i vaccini in maniera appropriata e superare le esitazioni: abbiamo la responsabilità di far capire alle persone che si tratta di un presidio di sanità pubblica e di salute individuale contemporaneamente. Dobbiamo impegnarci da adesso alle prossime settimane, cogliendo anche l'occasione per proporre le cosomministrazioni: il vaccino antinfluenzale, infatti, può fare da driver per la dose booster contro Covid-19 e per altre coperture contro infezioni virali o batteriche dalle gravi conseguenze come pneumococco o Herpes Zoster, che rappresentano una minaccia per popolazione fragile".